Nel tardo pomeriggio di ieri, i Finanzieri del Comando Provinciale di Foggia hanno tratto in arresto tre soggetti intenti alla coltivazione non autorizzata di una vasta piantagione di marijuana composta da circa 13.000 piante sottoposte a sequestro.
In particolare, le Fiamme Gialle della Compagnia di Cerignola, durante un’attività di controllo economico del territorio finalizzata al contrasto del fenomeno del caporalato in agricoltura, hanno individuato, su un fondo rustico ubicato nel comune di Cerignola, la rigogliosa piantagione, occultata all’ombra di una coltivazione “a tendone” di uva, costituita da circa 13.000 piante di marjuana dal peso complessivo di 2,4 tonnellate.
La coltivazione, dall’estensione di circa 2,5 ettari, munita di autonomo impianto di irrigazione, era costituita da piante dell’altezza media di 150 cm in avanzato stato di maturazione pronte per essere sottoposte alla successiva fase di essiccazione.
Tre persone, M.S di anni 59, P.C. di anni 53 e M.C. di anni 37, sorprese mentre erano intente a coltivare e raccogliere alcune delle innumerevoli piante ivi presenti, sono state tratte in arresto, in flagranza di reato, ed associate alla Casa Circondariale di Foggia a disposizione della competente Autorità Giudiziaria che ha disposto l’estirpazione delle piante di canapa indiana.
La intera piantagione, completamente fiorita, avrebbe prodotto circa 5 quintali di marijuana essiccata che, una volta confezionata in dosi ed immessa sul mercato, avrebbe fruttato almeno 4 milioni di euro.
Un duro colpo inferto dalla Compagnia della Guardia di Finanza di Cerignola a quella che rappresenta, ad oggi, una delle più fruttifere forme di business della criminalità pugliese.