Un intero vigneto di diversi ettari abbattuto da ignoti criminali. E’ quanto successo qualche giorno fa in zona Tavernola, in agro di Foggia.
L’accaduto è stato prontamente denunciato alle forze dell’Ordine. “Un atto criminale, un gesto atroce che ha rischiato di mandare all’aria i sacrifici e il lavoro di un onesto agricoltore, della sua famiglia e delle persone che stavano già preparandosi per la vendemmia”, ha spiegato Pino Lonigro.
Il candidato al Consiglio regionale della Puglia, nella lista Senso Civico-Un nuovo Ulivo per la Puglia, si è recato sul posto per portare la propria solidarietà all’azienda agricola colpita. “Con enorme fatica, anche grazie alla solidarietà degli agricoltori della zona, è stato possibile realizzare quasi un mezzo miracolo, ripristinando il vigneto che era stato abbattuto”, ha fatto sapere Lonigro. “Purtroppo, una parte consistente del raccolto andrà comunque perduta per i danni causati dall’abbattimento. Sulla questione della sicurezza nelle campagne e della lotta alle agromafie è necessario che la Puglia faccia sentire ancora più forte la propria voce”, ha aggiunto Lonigro. “Occorre che dal governo centrale siano assicurate le risorse di uomini e mezzi per aumentare da una parte l’opera di investigazione e le azioni repressive che colpiscano la criminalità, dall’altra il controllo di un territorio che, specialmente in provincia di Foggia, è caratterizzato da una grandissima estensione delle aree rurali. Oggi sono disponibili tecnologie che rendono più semplice il controllo del territorio, attraverso una mappatura e un monitoraggio digitale dall’alto, con l’ausilio di droni per esempio, com’è stato fatto durante il lockdown per prevenire gli assembramenti. La questione è più grave e importante di quanto si pensi, poiché i furti, le razzie, a volte l’azione di veri e propri ‘commando’ nelle campagne ha causato e continua a causare danni per centinaia di migliaia di euro alle aziende agricole, basti pensare a quanto accaduto recentemente in agro di San Severo. Se la situazione continuerà ad essere questa, gli agricoltori, specialmente quelli più giovani, saranno scoraggiati dal continuare la loro attività, oppure si vedranno costretti ad auto-organizzarsi con grave pericolo per se stessi”, ha concluso Pino Lonigro