Nel cuore della notte di martedì scorso, verso l’una, una pattuglia dei Carabinieri di Rodi Garganico, capeggiata dallo stesso Comandante della Stazione, era stata avvisata da alcuni residenti del posto del furto, commesso proprio pochi istanti prima da tre soggetti, di un motorino. I testimoni non avevano potuto vedere bene i responsabili, che erano coperti dai cappucci delle felpe indossate, ma erano stati estremamente puntuali nell’indicare la direzione imboccata per la fuga dai tre, due in sella al ciclomotore appena rubato ed un terzo su un altro motorino.
I Carabinieri allora, avendo intuito il giro che i ricercati avrebbero potuto fare, subito dopo aver avvisato la Centrale Operativa della Compagnia di Vico del Gargano erano immediatamente andati a piazzarsi per un posto di controllo lungo la SP51 in direzione di Cagnano Varano.
L’intuizione nel giro di pochi minuti era poi risultata azzeccata.
La pattuglia, infatti, vedendo avvicinarsi proprio dal paese due ciclomotori, uno con una sola persona in sella e l’altro con anche un passeggero, aveva segnalato loro di fermarsi per il controllo, ma entrambi i conducenti, dopo aver inizialmente rallentato l’andatura, giunti in prossimità del posto di controllo avevano improvvisamente accelerato.
Il conducente di uno dei due motorini, a causa di un’avventata manovra messa in atto per spiazzare i Carabinieri, aveva travolto il Comandante della Stazione, che stava ancora intimando loro l’alt, provocando la rovinosa caduta a terra di entrambi, mentre gli altri due, in sella al secondo mezzo, ne avevano approfittato per dileguarsi.
Subito rialzatosi, il Maresciallo aveva quindi soccorso insieme all’altro militare il soggetto e, una volta verificato che non avesse riportato traumi particolarmente seri, lo aveva messo in sicurezza.
A breve distanza, poco dopo, nel corso delle ricerche dei due complici che erano riusciti a fuggire, i Carabinieri avevano ritrovato, abbandonato sul ciglio della strada, lo scooter rubato poco prima in paese.
Condotto in caserma, il fermato era quindi stato identificato e dichiarato in arresto per furto aggravato in concorso, violenza e resistenza a Pubblico Ufficiale e lesioni personali. Il 19enne di Cagnano Varano, che annoverava già dei precedenti di polizia nonostante la giovane età, su disposizione del Magistrato di turno presso la Procura della Repubblica di Foggia, avendo dichiarato di non necessitare di un controllo medico, era infine stato posto ai domiciliari presso la propria abitazione, mentre il Sottufficiale, a causa dei traumi riportati nell’investimento, terminata la compilazione degli atti, era andato a farsi medicare presso il Pronto Soccorso dell’ospedale di San Giovanni Rotondo, dove i sanitari lo avevano giudicato guaribile in dieci giorni.
Nella giornata di mercoledi scorso si è poi tenuta l’udienza nei confronti del giovane che, dopo essersi visto convalidare l’immediato provvedimento restrittivo, è stato sottoposto all’obbligo di dimora nel Comune di residenza.
Sono tuttora in corso le indagini per l’identificazione dei due complici che, per ora, sono riusciti a sottrarsi alla cattura, ma che si confida di riuscire ad identificare a breve.
Ancora una volta si sono rivelati decisivi per la positiva soluzione della situazione tre fondamentali fattori: l’immediata presenza dei Carabinieri, costantemente proiettati, anche di notte, con non pochi sacrifici nei servizi perlustrativi di contrasto ai fenomeni criminali più diffusi, in primis i reati predatori, la loro perfetta conoscenza del territorio e, si sottolinea, la tempestiva segnalazione della commissione del reato da parte della cittadinanza, sempre più preziosa alleata nella lotta ad ogni forma di illegalità.