Nell’ambito delle misure urgenti varate dall’Autorità di Governo, attinenti il contenimento e contrasto dei rischi sanitari derivanti dalla diffusione del virus COVID-19, i Reparti del Comando Provinciale di Foggia proseguono, nell’alveo delle specifiche competenze istituzionali, nei controlli sulle limitazioni attinenti le attività commerciali e gli spostamenti delle persone, nonché in materia di contraffazione dei marchi, disciplina dei prezzi e di rispetto del codice del consumo.
In tale contesto, i “Baschi verdi” della Compagnia di San Severo hanno tratto in arresto due spacciatori e sequestrato alcuni grammi di cocaina di cui sono stati trovati in possesso, oltre al provento dell’attività di spaccio e all’auto con cui gestivano l’attività illegale.
È accaduto a Torremaggiore (FG), durante l’esecuzione di un servizio finalizzato alla verifica del rispetto delle norme di “contenimento sociale” per arginare l’emergenza sanitaria da COVID-19. I finanzieri hanno fermato un’autovettura con a bordo due soggetti che, privi della necessaria autocertificazione, non hanno saputo fornire un motivo legittimo del loro allontanamento dalle rispettive dimore.
Durante il controllo di polizia i due fermati hanno mostrato segni di nervosismo e di insofferenza che non sono sfuggiti all’occhio attento dei militari, i quali hanno valutato opportuno eseguire una approfondita ispezione del veicolo rinvenendovi, occultati all’interno di due borse, alcuni grammi di cocaina purissima, da cui avrebbero potuto ottenere più di 30 dosi di stupefacente da spacciare, diverse centinaia di euro in contanti, verosimilmente provento dell’attività di spaccio, ed un bilancino elettronico di precisione.
Entrambi i soggetti sono stati tratti in arresto per il reato di detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio e, dopo aver sentito il Sostituto Procuratore di turno presso il Tribunale di Foggia, sono stati sottoposti agli arresti domiciliari in attesa di giudizio.
L’attività di servizio delle Fiamme Gialle di San Severo testimonia che l’emergenza nazionale epidemiologica non ha fermato lo spaccio di sostanze stupefacenti che, invece, si è riprogrammato secondo nuove modalità di distribuzione che prevedono le consegne direttamente al domicilio del consumatore.