Nelle prime ore di questa mattina i Carabinieri della Compagnia Carabinieri di Vico del Gargano, coadiuvati dal personale dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Puglia” e dal Nucleo Cinofili di Modugno, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale di Foggia, nei confronti di 9 cagnanesi, 7 sottoposti ad arresti domiciliari e 2 ad obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria, per aver organizzato una piazza di spaccio di stupefacenti in quel centro mediante la quale detenevano e cedevano considerevoli quantitativi di dosi di hashish e marijuana.
Le indagini, anche di carattere tecnico, svolte dal Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Vico del Gargano, unitamente alla Stazione CC di Cagnano Varano, coordinate dalla Procura della Repubblica di Foggia, Dott.ssa Laura SIMEONE, sono state originate dall’esplosione di un ordignofatto esplodere nel mese di settembre 2018 a Cagnano Varano nei pressi dell’abitazione di un cittadino.
L’attività info-investigativa, svolta dal 1 ottobre 2018 al 30 giugno 2019, consentiva di accertare l’esistenza di una rete di cagnanesi dediti alla detenzione e cessione di stupefacenti, in particolare di hashish e marijuana, nell’ambito della quale per assicurarne la funzionalità e la redditività, venivano commessi anche i reati di rapina, estorsione, ricettazione ed il tentativo ben organizzato di impossessarsi del denaro custodito in un postamat, non riuscito, poiché i soggetti venivano dissuasi dalla presenza dei Carabinieri.
Gli spacciatori, spregiudicati, avevano avere la disponibilità di armi ed esplosivi, riuscivano in breve tempo ad imporsi nella piazza di spaccio del paese assicurandosi un ampio carnet di acquirenti dei centri limitrofi, così da avere la certezza di poter cedere tutto lo stupefacente disponibile e quindi reinvestire gli introiti nell’acquisto di sempre maggiori quantità di stupefacente.
Nel contesto delle indagini, le perquisizioni, funzionalmente effettuate a riscontro dell’attività, consentivano di rinvenire e sequestrare:
- grammi 1100 circa di marijuana (4756 dosi – valore 24.000 euro) – grammi 32 circa hashish (155 dosi – valore 1600 euro) – grammi 07 cocaina (31 dosi – valore 2500 euro);
- 1 ordigno artigianale con miccia (peso 120 gr.) – 6 grossi petardi (altezza 20 cm diametro 5 cm);
- grammi 22 di polvere esplosiva – 133 munizioni di vario calibro, per armi corte e lunghe;
- 1 pistola semiautomatica cal.9 clandestina – 2 caricatori per pistola 7.65 – 2 caricatori per pistola cal.9;
- 1 fucile cal.12 doppietta con matricola abrasa – 1 canna da fucile cal.12 (canne mozze – cm 15);
- bilancini di precisione e materiale per il confezionamento dello stupefacente.
Dall’evoluzione delle indagini si accertava che il ruolo di fornitori era svolto dai fratelli TARANTINO, che ponevano anche in essere delle estorsioni, con estrema violenza, nei confronti degli acquirenti che non pagavano tempestivamente lo stupefacente, rivolgendosi in un caso al padre di uno dei debitori.
Gli indagati hanno agito dimostrando una profonda conoscenza del contesto criminale, le modalità di organizzazione dei reati e con la consapevolezza di essere tenuti per la loro pericolosità, agendo senza timore di conseguenze, inoltre sapevano sempre a chi rivolgersi per acquistare lo stupefacente, minacciavano chi si opponeva alle loro richieste, anche se di minore età.
Nel contesto investigativo, come accennato, emergono particolarmente, i fratelli TARANTINO Michele Giuseppe e TARANTINO Sebastiano Pio (figli di TARANTINO Giovanni, ucciso il 25 marzo 2002 nel corso di una faida garganica).
Gli indagati sono stati sottoposti ai seguenti provvedimenti:
arresti domiciliari:
BOCALE Matteo Pio
D’AUGELLO Donato Antonio
CURATOLO Francesco;
TARANTINO Michele Giuseppe;
TARANTINO Sebastiano Pio;
FINI Sergio;
BOCALE Roberto;
obbligo di presentazione alla P.G.:
D’APOLITO Gianluca;
DI MAGGIO Antonio;
BOCALE Matteo Pio, D’AUGELLO Donato Antonio e CURATOLO Francesco
perché, in concorso tra loro tentavano di impossessarsi del denaro presente all’interno dello sportello bancomat posizionato presso la filiale dell’ufficio postale di Ischitella; acquisivano la disponibilità delle armi e delle vetture utili a porre in essere la condotta ed organizzavano la stessa in modo da stabilire le modalità da seguire e le vie di fuga e, quindi, procurarsi le armi (fornite da Fini Sergio) necessarie per impossessarsi, in orario notturno, del denaro presente nello sportello bancomat dell’ufficio postale di Ischitella, non riuscendo nel loro intento per cause esterne in quanto gli stessi venivano dissuasi dalla presenza delle forze dell’ordine nella zona dei fatti.
In Ischitella il 15.10.2018
TARANTINO Sebastiano Pio e TARANTINO Michele Giuseppe
- in concorso tra loro costringevano la parte offesa a consegnargli la somma di € 600 dovuta per la cessione di droga; in particolare i Tarantino usavano violenza fisica nei suoi confronti e lo minacciavano pretendendo la consegna del denaro dovuto per dello stupefacente detenuto dai prevenuti e ceduto alla vittima. In Cagnano Varano fino al 23.11.2018;
- perché detenevano e cedevano a terzi sostanza stupefacente del tipo hashish per una quantità pai ad € 600;In Cagnano Varano nel mese di ottobre 2018;
- perché, in concorso tra loro, con l’uso della violenza colpivano ripetutamente la vittima per impossessarsi del suo telefono, sottraendoglielo;
TARANTINO Sebastiano Pio e TARANTINO Michele Giuseppe
- perché, in concorso tra loro a costringevano la vittima a consegnargli la somma di € 600 dovuta dal figlio per la cessione di droga; in particolare i Tarantino raggiungevano la vittima nei pressi dell’abitazione minacciandolo di morte con una spranga di ferro pretendendo la consegna del denaro dovuto dal figlio per dei debiti di droga.
In Cagnano Varano il 11.1.2019;
- perché, in concorso tra loro con minaccia di cagionare un male ingiusto, costringevano la vittima a consegnargli la somma di € 4.000 dovuta per la cessione di droga; in particolare i Tarantino usavano la minacciavano pretendendo la consegna del denaro dovuto per dello stupefacente.
In Cagnano Varano e Rodi Garganico nel maggio 2018
TARANTINO Sebastiano Pio e TARANTINO Michele Giuseppe e BOCALE Matteo
perché detenevano e cedevano a terzi sostanza stupefacente del tipo marijuana per una quantità pari ad € 4.000.
In Cagnano Varano in data antecedente aprile 2018.
FINI Sergio
perché riceveva e deteneva la vettura Alfa Romeo provento del reato di furto in Cagnano Varano;
In Cagnano Varano accertato il 15.1.2019.
BOCALE Matteo Pio
perché in concorso con altro soggetto all’epoca dei fatti minorenne, minacciava di morte, con l’uso di un’arma un minore.
In Cagnano Varano in data antecedente il 6.10.2018
FINI Sergio
deteneva e cedeva sostanza stupefacente del tipo hashish in più circostanze nei pressi del sert ed anche a persone di minore età. In Cagnano varano, novembre dicembre 2018
BOCALE Roberto
deteneva e cedeva quattro dosi di sostanza stupefacente del tipo hashish.
In Cagnano Varano nei mesi di aprile a maggio 2019
FINI Sergio e BOCALE Roberto
in concorso tra loro detenevano sostanza stupefacente del tipo hashish in quantità pari ad € 150 che dovevano cedere a terzi.
In Cagnano Varano il 23.11.2018
FINI Sergio e BOCALE Matteo Pio
perché, in concorso tra loro detenevano sostanza stupefacente del tipo hashish pari a circa 6 “panetti” e quindi grammi 600 che il Bocale deteneva e cedeva al Fini per cederlo a terzi.
In Cagnano Varano in data antecedente il 29.11.2018
BOCALE Matteo Pio
perché deteneva e cedeva sostanza stupefacente, tipo marijuna in quantità di 4 kg detenuti a fini di spaccio e ne prometteva grammi 200 a D’Augello Donato.
In Cagnano Varano nel mese di ottobre 2018
D’APOLITO Gianluca
perché deteneva e cedeva a terzi sostanza stupefacente del tipo hashish per un quantitativo pari a 10 grammi.
In Cagnano Varano il 16.11.2018
DI MAGGIO Antonio
perché in concorso con altra persona, deteneva a fini di spaccio e cedeva sostanza stupefacente del tipo marijuana e, in data 5.2.2019 deteneva a fini di spaccio sostanza stupefacente del tipo marijuana pari a 51 dosi.