I provvedimenti governativi che limitano il movimento non scoraggiano gli assuntori e gli spacciatori di droga, ma l’incessante lavoro dei militari della Compagnia Carabinieri di San Severo, in perfetta sinergia con la Procura della Repubblica di Foggia, prosegue senza sosta.
Quanto accaduto nello scorso fine settimana a San Severo ne costituisce pieno riscontro. Il personale della Sezione Radiomobile, nel corso degli ininterrotti controlli finalizzati a verificare il rispetto delle disposizioni anti-COVID, ha notato una autovettura, con a bordo tre giovani, due ragazzi e una ragazza, che girovagavano tranquillamente per le strade cittadine, facendo, stranamente, brevi soste e ripartenze.
I militari, insospettiti da tale comportamento, decidevano di effettuare un controllo ed eventualmente sanzionare l’irregolare presenza dei tre soggetti fuori dalle proprie abitazioni. Una volta fermata l’autovettura e chiesti i documenti agli interessati, veniva accertato che si trattava di tre ragazzi di Lucera (FG), provvedendo quindi a richiedere agli stessi di esibire la prevista autocertificazione comprovante i motivi per i quali si trovavano in un Comune diverso dal proprio.
I giovani erano tutti sprovvisti di autocertificazione e le motivazioni addotte erano subito sembrate fantasiose e perdipiù discordanti fra loro.Durante il controllo i militari notavano un particolare nervosismo dai parte dei ragazzi e, a un certo punto, uno di loro con alcuni movimenti cercava di occultare una borsa sotto i sedili dell’auto, azione che non sfuggiva all’attenzione dei militari. Per tale motivo,
i Carabinieri decidevano di approfondire il controllo perquisendo sia i giovani che l’autovettura. I sospetti presto si trasformavano in realtà, poiché proprio all’interno della borsetta, celata sotto un sedile, gli operanti rinvenivano mezzo chilo circa di hashish suddiviso in 4 panetti e 50 grammi di cocaina, nonché circa 600 euro in contanti in banconote di vario taglio. In definitiva i tre giovani erano andati a San Severo per fare “la spesa di stupefacenti”.
Per tale motivo, i giovani lucerini venivano condotti presso gli uffici della Compagnia Carabinieri ove agli stessi veniva contestato il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti etratti in arresto. Il Pubblico Ministero di turno della Procura di Foggia, informato dell’evento, nel condividere pienamente l’operato dei Carabinieri, disponeva per tutti e tre la traduzione presso la Casa Circondariale di Foggia, in attesa di udienza di convalida, a seguito della quale i tre ragazzi sono stati sottoposti agli arresti domiciliari nelle rispettive abitazioni.