Quando si parla di smartphone pieghevoli, Samsung è l’azienda che più di altre ha sperimentato la particolare categoria di prodotto.
Non a caso, siamo arrivati alla sesta generazione di Fold e Flip, due modi differenti di concepire lo schermo flessibile.
Negli anni, i cambiamenti estetici sono sempre stati minimi, volti a migliorare l’usabilità di un oggetto che non è per tutti. Sia nel caso dello Z Fold 6 che dello Z Flip 6, modalità di utilizzo e design possono non piacere a chiunque ma è innegabile che ci si trovi dinanzi a qualcosa di diverso da un reparto spesso privo di idee. Concentriamoci sul modello “a conchiglia”, il Galaxy Z Flip 6.
Come è fatto Sarebbe difficile notare la differenza, visivamente, tra lo Z Flip 6 e lo Z Flip 5 dell’anno scorso, con solo alcune piccole modifiche al design. La matrice della fotocamera ora ha un bordo metallico attorno a ogni lente e i lati sono più piatti, in linea con la livrea di altri dispositivi Samsung. C’è anche una riduzione in gran parte impercettibile dello spessore quando il Flip è chiuso, grazie ad un nuovo design della cerniera. Un particolare rilevante è che ogni anno che passa, la piega al centro del doppio schermo è sempre meno visibile. La chicca? La possibilità di aprirlo e chiuderlo con una mano ricorda i cellulari a conchiglia di fine anni ’90 e inizio anni 2000.
I due display Con i suoi 6,7 pollici, il display pieghevole è nitido, vivido e con uno scorrimento fluido a 120 Hz. Il telefono non ha le stesse texture di altri smartphone pieghevoli, come il Motorola Razr 50 Ultra, che punta molto sul fashion, tuttavia conserva un certo tocco di classe. Il pannello esterno è più piccolo, da 3,4 pollici, ed è un peccato. Proprio Motorola ha dimostrato che è possibile andare oltre i bordi delle fotocamere per includerle dentro uno schermo touch. Qualcosa che eleva sicuramente l’esperienza d’uso al chiuso del telefono e che qui manca. Resta comunque ottimo per controllare l’ora, gli aggiornamenti delle notizie e le notifiche. Ci sono anche controlli di accesso rapido per le app, come per la musica.
Potenza sotto la scocca Lo Z Flip 6 riceve un aggiornamento importante della memoria Ram, fino a 12 gb dagli 8 gb della precedente famiglia. Come il Galaxy Z Fold 6 e S24, il grosso del lavoro poggia sul processore Snapdragon 8 Gen 3. Samsung ha apportato diversi aggiornamenti sotto il cofano, con una durata della batteria e delle fotocamere migliorate. La principale è da 50 megapixel, a cui si affianca una ultraangolare da 12 megapixel. La cam nello schermo interno è da 10 megapixel. In generale, foto e video sono sempre di qualità. Non pari a quelli degli S24 Ultra, che ha un reparto differente, ma il meglio che si possa ottenere nel settore dei telefoni pieghevoli.
E c’è la Galaxy AI Introdotta sulla serie Galaxy S24 di gennaio, l’intelligenza artificiale di Samsung è stata poi integrata anche sui Fold e Flip 5. Sulla sesta generazione è ancora più presente, per permettere funzionalità già conosciute e nuove. Ad esempio la traduzione in tempo reale di una conversazione, che sullo Z Flip 6 assume un significato ancora maggiore visto che, piegando il telefono, possiamo mostrare a chi ci sta davanti la propria lingua e con la mezza porzione di schermo interno, guardare la nostra.
Galaxy AI alimenta anche nuove funzionalità fotografiche.
AutoZoom elimina in parte le congetture dall’inquadratura quando si imposta lo Z Flip per scattare una foto a tempo o si registra un video, ritagliando l’ambiente circostante per concentrarsi sul gruppo. Gli strumenti di fotoritocco AI migliorati si focalizzano sull’icona da premere quando si è dentro una foto.
Tutto molto simile alla versione vista a gennaio, con l’opportunità di cerchiare un elemento che si vuole eliminare o sostituire e lasciare che l’IA lavori per noi. “Cerchia e cerca” è la funzione, in collaborazione con Google, per individuare online qualsiasi contenuto passi sullo schermo, semplicemente cerchiandolo.
Fotoritocco avanzato La vera novità è che adesso possiamo editare una foto o una nota e disegnare quello che si vuole con le dita per poi chiedere all’IA di generare un contenuto verosimile a quanto creato dall’utente. Che si tratti di un casolare, un semplice sole o qualcosa di più complesso, Galaxy AI realizza quello che è molto più di uno schizzo, da inserire in un’immagine o un documento.
Si chiama “bozza su immagine”. Ad oggi, è l’apice raggiunto dalle possibilità di collaborazione artistica tra uomo e algoritmi. Restando nel campo delle note, ci sono le solite funzionalità supportate dall’IA per sintetizzare lunghi testi, avere un aiuto nello scrivere qualcosa, tradurre o trascrivere note audio, anche queste con la possibilità di una sintesi per punti. Ne vale la pena? Nel complesso, il Samsung Galaxy Z Flip 6 è lo smartphone pieghevole di riferimento nell’attuale panorama mobile globale.
L’altra faccia della medaglia è proprio lo Z Fold 6, con dimensioni e peculiarità aumentate, anche in termini di ingombro e trasportabilità. Lo Z Flip 6 è veloce per qualsiasi app, giochi, per scattare foto e ottenere video fluidi, navigare sul web, ascoltare musica e altre attività online. Il plus è nelle funzioni di intelligenza artificiale di Galaxy AI, non sempre essenziali ma comunque un unicum al giorno d’oggi. Due i tagli di memoria, da 256 o 512 gb, entrambi con 12 gb di ram. Quattro colori standard e tre esclusivi su Samsung Shop. Il prezzo è alto, più del Galaxy Z Flip 5, si va da 1.279 a 1.399 euro ma con la valutazione dell’usato e altri sconti, è facile andare sotto la soglia dei mille. E se ne valeva la pena prima, ne varrà ancora di più dopo. (ANSA)