Don Ciotti ricorda strage nel Foggiano, ‘serve uno scatto in più’

È una terra che ha bisogno soprattutto di impegno, di responsabilità e di corresponsabilità.

Affidiamo questo compito alla politica, alle istituzioni ma c’è un ruolo importante di noi cittadini”.

Lo ha detto don Luigi Ciotti, fondatore dell’associazione antimafia Libera, durante la cerimonia per il settimo anniversario della strage di San Marco in Lamis, nel Foggiano, in cui morirono Luigi e Aurelio Luciani, i due fratelli agricoltori assassinati il 9 agosto del 2017 perchè testimoni dell’omicidio del boss Mario Luciano Romito e di suo cognato Matteo De Palma.

“Non possiamo essere cittadini ad intermittenza, a seconda delle situazioni – ha aggiunto -. Ci vuole sempre uno scatto in più. Può ancora accadere quello che è accaduto anni fa. Le mafie oggi sono forti nel nostro paese. Basta vedere l’ultimo rapporto consegnato al Parlamento dalla Dia che parla delle meraviglie della nostra terra e della presenza criminale”.

“Nonostante sacrifici e notevoli passi in avanti – conclude – siamo qui per ricordare persone spazzate via dalla violenza criminale. Ma dobbiamo fare una riflessione nelle nostre coscienze per vivere la condivisione unendo le forze e collaborando con le istituzioni”. (ANSA)