All’esito di un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Foggia e la Procura della Repubblica presso i Tribunale per i Minorenni di Bari, personale della squadra mobile ha eseguito l’Ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip di Foggia, nei confronti di un 23enne foggiano e l’ordinanza di custodia cautelare in Istituto Penale per i Minorenni, emessa dal gip presso il Tribunale per i Minorenni di Bari, nei confronti del fratello quindicenne, in relazione al reato di tentato omicidio aggravato perpetrato ai danni di una donna, avvenuto a Foggia in Corso del Mezzogiorno il 3 giugno scorso. La vittima è stata aggredita dai due giovani mentre litigava con la moglie del 23enne.
La donna è stata poi trasportata, in codice rosso, presso il pronto soccorso del Policlinico Riuniti di Foggia con diverse ferite da taglio. Giunta in ospedale in pericolo di vita, in uno stato di “shock emorragico” da rottura diaframmatica e splenica, è stata sottoposta ad un delicato e urgente intervento chirurgico un’ora dopo l’ingresso in Pronto Soccorso.
Nel corso della mattinata del 7 luglio, i fratelli sono stati rintracciati presso la loro abitazione e, al termine della redazione degli atti di rito, il maggiorenne, già sottoposto agli arresti domiciliari per altra causa, è stato condotto in carcere a Foggia mentre il minorenne affidato all’Istituto Penale per i Minorenni di Bari.
Il procedimento pende nella fase delle indagini preliminare. È doveroso rappresentare che gli arrestati, per questa vicenda, non possono essere considerati colpevoli sino a passaggio in giudicato della sentenza di condanna e che la loro posizione giuridica sarà oggetto di vaglio dell’autorità giudiziaria nel contradditorio tra le parti.