“Rivendichiamo con orgoglio il nostro ruolo, difficile e oneroso, ma sicuramente strategico per il funzionamento corretto della filiera della pasta 100% italiana e proprio per questo motivo non riusciamo a comprendere perché veniamo visti come dei nemici dagli altri attori del sistema. Siamo ancora noi vittime di un mercato sicuramente preda delle speculazioni”. Comincia così la dichiarazione di Lello Vocale, presidente dell’Unione stoccatori di materie prime di Confcommercio Foggia.
“Con le nostre strutture e i nostri investimenti, con le nostre organizzazioni e con le risorse umane e finanziarie messe in campo, presidiamo da generazioni i territori anche quelli più remoti del granaio d’Italia, offrendo alla parte agricola, possibilità di coltivare il grano e non solo. Offriamo pianificazione, mezzi tecnici e finanziari, assistenza alla produzione, forniamo magazzini in conto deposito per i raccolti che, in seguito, selezioniamo, puliamo, sanifichiamo per renderli quindi commerciabili per l’industria di trasformazione.
Il nostro ruolo ci impone di acquistare il grano degli agricoltori solo quando questi ultimi ce ne fanno richiesta e di conseguenza lo rivendiamo quando l’industria ce lo chiede e questo gioco gli stoccatori lo subiscono al pari della parte produttiva. Non è certo che ci sarà un aumento della produzione del grano duro americano (potremo con certezza saperlo solo a ottobre) come lasciano intendere alcuni media, ma quello che è certo è che in Italia la produzione di grano duro non basterà a soddisfare il fabbisogno per la realizzazione della pasta 100% italiana”.