Foggia, la CGIL nelle periferie: sede e nuovi servizi nel CEP

Inaugurata la nuova sede in Piazza Giovanni XXIII, offrirà assistenza e servizi ai cittadini
Intitolata alla memoria di Giulio Miccoli, figlio del quartiere e presidente della Provincia di Foggia
Il sindacato: “C’è una ‘Emergenza Foggia’: la città è abbandonata a se stessa, la politica reagisca”

FOGGIA – Ricominciare dal CEP. Sostenere concretamente, con sedi e servizi ai cittadini, le periferie della città. E’ questo il senso dell’inaugurazione della nuova sede della Camera del Lavoro in piazza Giovanni XXIII, nel quartiere CEP, e dell’intitolazione della stessa alla memoria di Giulio Miccoli, storico dirigente sindacale, già consigliere provinciale e poi Presidente della Provincia di Foggia. L’evento si è tenuto ieri, mercoledì 27 aprile 2022.

“Giulio Miccoli ha sempre vissuto qui, nel quartiere CEP, a pochi passi da questa nuova sede della Camera del Lavoro”, hanno ricordato nei loro interventi il segretario della Camera del Lavoro di Foggia Maurizio Carmeno, il segretario provinciale dello SPI Cgil Foggia Alfonso Ciampolillo e il segretario dello SPI Cgil Puglia Gianni Forte.

Tante le persone del quartiere che hanno partecipato all’evento, salutando con favore l’attivazione di nuovi servizi in un’area della città troppo spesso abbandonata a se stessa, trascurata, con i disagi e le esigenze di una vasta popolazione quasi o totalmente ignorati.

Nella nuova sede intitolata a Giulio Miccoli, sono già attivi i servizi del CAAF Cgil per l’assegno unico, il modello ISEE, il bonus sociale, l’assistenza alla compilazione della dichiarazione dei redditi e dei modelli reddituali, la rottamazione delle cartelle esattoriali e tanto altro ancora. Saranno erogati anche i servizi INCA Cgil: assistenza per l’assegno sociale, l’invalidità e l’accompagnamento, la legge 104, le posizioni assicurative, le tutele per danni da lavoro e gli ammortizzatori sociali.

LA CONDIZIONE DEGLI ANZIANI. “In provincia di Foggia”, ha spiegato Alfonso Ciampolillo, “con la pandemia, per moltissimipensionati si è acuita una situazione di estrema solitudine, soprattutto per chi vive nei quartieri più degradati e periferici di Foggia. Stiamo portando le nostre sedi e i nostri servizi nelle periferie delle città, ma occorre che le istituzioni e la politica prendano pienamente coscienza di ciò che sta accadendo e che non chiudano la porta al dialogo, al confronto, barricandosi nei palazzi e rinunciando a dare risposte”.

EMERGENZA FOGGIA. I dirigenti del sindacato sono tornati a denunciare lo stato di abbandono in cui versa la città. Strade e marciapiedi dissestati spesso causano cadute rovinose agli anziani costretti a muoversi a piedi.Intere zone della città sono al buio, senza pubblica illuminazione, e questo non fa che aumentare l’insicurezza e la paura. Sono stati tagliati i fondi ai consultori, sono stati chiusi i centri anziani. Una situazione che si configura come una vera e propria “Emergenza Foggia”, caratterizzata da tanti, troppi passi indietro per una città capoluogo. Le donne, gli anziani, i disoccupati e precari, i bambini e, più in generale, le persone svantaggiate di ogni età stanno subendo gli effetti devastanti della mancanza di una rete sociale.

RICOMINCIARE DAL CEP.Per questo motivo, la CGIL ha inteso aprire una sede nel quartiere CEP, intitolata alla memoria di uno dei suoi “figli”, quel Giulio Miccoli che nell’impegno politico-sindacale trovò il senso di un’intera vita spesa per aiutare gli ultimi, per sostenere le speranze di sviluppo e benessere sociale di Foggia e dell’intera provincia. La nuova sede della Camera del Lavoro si trova nel punto nevralgico del quartiere CEP, a pochi passi dalla Chiesa del rione, accanto alla Farmacia e ad alcuni degli esercizi commerciali di riferimento per la popolazione, in una piazza che è ancora animata da anziani, donne e bambini che vi si ritrovano. “La speranza deve essere non solo un’inclinazione dell’animo umano, ma anche qualcosa di concreto che dia appoggio e sostegno: ecco, questa nuova sede è il segno tangibile che la speranza va coltivata e alimentata dando una mano a chi ne ha bisogno, aiutando le periferie a costruire un presente e un futuro migliori”.