Si svolgerà venerdì 11 marzo 2022, alle ore 13.00, in Piazza Giordano, la seconda edizione di #scuoledifoggiainbici, una manifestazione in bicicletta di studenti provenienti da alcuni istituti superiori foggiani, per sensibilizzare alla ciclomobilità, una delle principali forme di mobilità sostenibile, e per esprimere l’opposizione del mondo della scuola alla guerra.
Gli studenti e i docenti degli istituti scolastici aderenti giungeranno in Piazza Giordano in bicicletta, preferibilmente servendosi delle piste ciclabili, di cui la nostra città si è recentemente dotata, ma che sono ancora poco utilizzate.
La data dell’11 marzo non è stata scelta a caso. Si tratta infatti della Giornata del risparmio energetico e degli stili di vita sostenibili, nata alcuni anni fa sulla scia dell’iniziativa “M’illumino di meno” (quest’anno la XVIII edizione), lanciata dalla trasmissione Caterpillar di RaiRadio2.
Tematiche alle quali la comunità scolastica del liceo Marconi è da sempre sensibile, e in particolar modo studenti e docenti del Progetto “Uomo-Mondo”, promotori della prima edizione di questa manifestazione il 21 settembre 2018, quando si mossero insieme agli studenti di altre tre scuole superiori e furono ricevuti dall’allora assessore alla viabilità D’Emilio nella Sala consiliare di Foggia. In precedenza avevano organizzato altre 4 manifestazioni per il loro Istituto, denominate #marconinbici.
Anche per questa seconda edizione si sono aggregati al Liceo Marconi altri Istituti, il Notarangelo-Rosati, il Volta e il Pascal. Parteciperà, inoltre, anche l’associazione Cicloamici Foggia.
Sarà l’occasione propizia per parlare di risparmio energetico, dei vantaggi individuali e collettivi dell’uso della bicicletta, di stili di vita sostenibili. Ma non sarà possibile far finta di niente: la nostra Europa è percorsa da gelidi venti di guerra. “Come scuole di Foggia – affermano i docenti del Progetto Uomo-Mondo – vogliamo ribadire la nostra solidarietà a tutte le persone che in questo momento soffrono a causa di questa assurda guerra, a cui ci opponiamo fortemente. E vogliamo ripetere che si deve ricercare con tutte le forze una soluzione politica, attraverso l’intervento dell’ONU e, nell’immediato, il ricorso a strategie nonviolente di lotta, alternative al conflitto armato ed alle sue tragiche conseguenze, innanzitutto sulle popolazioni civili”.