Turismo: ripresa in Puglia nel 2021, +45% arrivi in 7 mesi

Dopo le chiusure e le limitazioni agli spostamenti per fronteggiare la pandemia, nei primi sette mesi del 2021 il turismo pugliese ha registrato un nuovo incremento: +45% degli arrivi (1.327.000) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. A giugno gli arrivi sono più che raddoppiati rispetto al 2020 (+125%) e luglio segna invece un +40%.

A luglio i flussi turistici hanno superato quelli dello stesso mese del 2019, anno pre-pandemia, con un incremento pari a +1,5% sul totale e +11,5% sugli arrivi nazionali. E’ quanto emerge dal report dell’Osservatorio regionale sul Turismo.

A trainare la ripresa è stato soprattutto il turismo nazionale: i flussi nazionali nel 2021 sono aumentati del 40% rispetto al 2020, per via soprattutto del turismo interno, dei pugliesi in Puglia, ai quali seguono turisti da Lombardia, Campania, Emilia Romagna e Veneto. Si è registrato anche il ritorno dei turisti internazionali, +82% rispetto al 2020. Tra i mercati stranieri che stanno contribuendo alla ripresa ci sono nell’ordine Germania, Francia, Svizzera, Belgio, Paesi Bassi e Polonia. Il tasso d’internazionalizzazione, che nel 2019 rappresentava il 28% del totale degli arrivi, raggiunge il 13% nei primi 7 mesi del 2021, con un recupero di 2 punti rispetto al 2020. Il comparto quindi ha già recuperato 18 punti percentuali in un anno, passando da una perdita del -60% registrata tra il 2019 e il 2020, al -42% tra il 2019 e il 2021.

Per quanto riguarda gli aeroporti di Bari e Brindisi, il traffico passeggeri di luglio e agosto ha raggiunto 1 milione 337mila 245 unità, di cui 490mila 293 sono i passeggeri internazionali. Rispetto al 2020, Lecce è il territorio che ha registrato l’incremento maggiore da gennaio a luglio 2021 (+109mila arrivi), cui seguono Foggia (+104mila arrivi) e Bari con +36mila arrivi. “La Puglia si è confermata tra le mete più ambite del turismo”, commenta Aldo Patruno, direttore del dipartimento Turismo e Cultura della Regione Puglia. (ANSA).