In tante occasioni le più importanti cariche Istituzionali e politiche del nostro paese, a partire dal Presidente della repubblica Mattarella parlando del carcere citano sempre l’articolo 27 della costituzione: “Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato”.
Purtroppo nella pratica tutto ciò diventa aleatorio poiché ad un problema di sovraffollamento effettivo delle nostre carceri, si aggiunge una non corretta gestione dei detenuti sparsi nelle varie regioni.
Diciamo ciò non per sterile polemica, ma perchè se il sovraffollamento nazionale è meno del 130% (vedi statistiche dap allegate), come mai quasi tutte le carceri della Puglia superano il 70-80% con punte come Foggia che supera il 210%, per una media regionale del 165%?
E’ perchè continuano a riempire il carcere di Foggia come una scatola di sardine, 640 detenuti per 300 posti (sezione reclusione chiusa per lavori), peraltro con tanti detenuti pericolosi difficili da controllare che hanno compiuto atti di violenza nei confronti di poliziotti ed altri detenuti, che continuano a permanere nel carcere foggiano, nonostante le varie richieste di allontanamento, alimentando tensioni e paura?
Ci dicono che letti, materassi, coperte siano quasi terminati, per cui se continua così si dovranno ospitare i detenuti per terra!!! ma è possibile che ciò avvenga senza l’indignazione di nessuno?
Come si può garantire dignità ed un cammino di reinserimento alla maggior parte dei detenuti presenti , se ogni parametro è saltato e si negano i diritti minimi sanciti dalla carta costituzionale?
E tutti i soldi che lo stato paga a questi detenuti come risarcimento per non aver garantito uno spazio minimo di tre metri, perché li devono cacciare i cittadini con le loro tasse ?
E’ possibile che i “cattivi” della polizia penitenziaria siano rimasti gli unici a difesa dei detenuti nel denunciare con forza questa situazione di estremo disagio che si vive nei nostri penitenziari, nonostante i tanti “professionisti del carcere” (politici, associazioni, garanti nazionali ,regionali, locali ecc.ecc.) che grazieal carcere ci mangiano anche?
Perché questi “professionisti del carcere”, nonostante abbiano i mezzi e le amicizie politiche importanti, non esercitano la loro forza affinchè qualcosa cambi, invece di stilare “libri bianchi” sullo stato delle carceri con informazioni che chiunque potrebbe trovare facilmente sul sito del ministero della giustizia, oppure chiedere “amnistie e condoni a pioggia” umiliando le vittime e la certezza della pena?
In più occasioni il SAPPE, sindacato autonomo polizia penitenziaria, ha indicato delle ricette che potrebbero riportare le carceri sotto il controllo delle Stato, a partire dal sovraffollamento e dalla violenza dei detenuti che quasi sempre rimangono impuniti, (grazie alle amnesie di chi gestisce i detenuti da Roma) che poi sono quelli che alimentano un clima di paura e terrore tra gli altri ristretti (nelle sezioni detentive sguarnite di poliziotti) che sfociano in rivolte, violenza , prepotenza e tentativi di evasione.
Eppure le norme ci sono e sono chiare, a partire dall’articolo 14 bis e 32 ordinamento penitenziario che prevedono carcere più duro e trasferimenti immediati in sezioni più controllate; perché allora si lasciano tranquilli questi elementi che fomentano violenza e prepotenza nei confronti dei detenuti più deboli? Il SAPPE in più occasioni ha denunciato questa cattiva gestione del DAP che sfocia in rivolte, evasioni, suicidi, anche alla magistratura di Foggia senza ottenere mai alcuna attenzione, per cui il destino del carcere del capoluogo Dauno, se non ci saranno interventi urgenti, è quello di affondare nonostante la professionalità, il coraggio, la serietà degli operatori a partire dal comandante di reparto fino all’ultimo poliziotto! Le tante aggressioni subite dai poliziotti per contrastare questa violenza e le varie e continue operazioni di sequestro di materiale proibito, droga e telefonini, lo stanno a dimostrare.
Il SAPPE nelle sue denunce ha anche indicato le responsabilità di chi in questi anni ha contribuito a creare tutti questa situazione drammatica; vogliamo sperare che non ci debba scappare il morto per costringere qualcuno ad intervenire.
Il carcere di Foggia purtroppo rimarrà nella storia come il penitenziario in cui si è assistito all’evasione di massa più clamorosa avvenuta in un paese civile(74 detenuti), ma la cosa più grave è(come accade spesso nel nostro paese), che per un avvenimento tanto grave nessuno ha pagato .
Bari, lì 1503.2025
Federico pilagatti, segretario nazionale SAPPE
Detenuti presenti – aggiornamento al 28 febbraio 2025
28 febbraio 20
Detenuti presenti e capienza regolamentare degli istituti penitenziari per regione di detenzione Situazione al 28 febbraio 2025 | ||||||||
Regione di detenzione | Numero Istituti | Capienza Regolamentare (*) | Detenuti Presenti | di cui Stranieri | Detenuti presenti in semilibertà (**) | |||
Totale | Donne | Totale | Stranieri | |||||
ABRUZZO | 8 | 1.830 | 2.025 | 81 | 416 | 50 | 15 | |
BASILICATA | 3 | 363 | 378 | 0 | 40 | 1 | 0 | |
CALABRIA | 12 | 2.711 | 2.954 | 64 | 558 | 26 | 0 | |
CAMPANIA | 15 | 6.197 | 7.538 | 341 | 912 | 160 | 4 | |
EMILIA ROMAGNA | 10 | 2.987 | 3.803 | 174 | 1.939 | 123 | 51 | |
FRIULI VENEZIA GIULIA | 5 | 484 | 694 | 25 | 337 | 25 | 9 | |
LAZIO | 15 | 5.282 | 6.684 | 470 | 2.431 | 50 | 6 | |
LIGURIA | 6 | 1.110 | 1.353 | 74 | 713 | 49 | 20 | |
LOMBARDIA | 18 | 6.148 | 8.890 | 458 | 4.039 | 136 | 39 | |
MARCHE | 6 | 840 | 948 | 19 | 297 | 39 | 13 | |
MOLISE | 3 | 270 | 396 | 0 | 73 | 8 | 3 | |
PIEMONTE | 13 | 3.977 | 4.491 | 147 | 1.958 | 134 | 43 | |
PUGLIA | 11 | ***2.943 | 4.413 | 223 | 487 | 143 | 4 | |
SARDEGNA | 10 | 2.614 | 2.247 | 48 | 571 | 53 | 3 | |
SICILIA | 23 | 6.439 | 7.101 | 255 | 1.042 | 140 | 7 | |
TOSCANA | 16 | 3.160 | 3.270 | 99 | 1.511 | 141 | 62 | |
TRENTINO ALTO ADIGE | 2 | 510 | 485 | 44 | 289 | 7 | 5 | |
UMBRIA | 4 | 1.339 | 1.593 | 60 | 516 | 33 | 7 | |
VALLE D’AOSTA | 1 | 181 | 129 | 0 | 76 | 1 | 0 | |
VENETO | 9 | 1.938 | 2.773 | 147 | 1.438 | 64 | 25 | |
Totale | 190 | 51.323 | 62.165 | 2.729 | 19.643 | 1.383 | 316 |
(*) I posti sono calcolati sulla base del criterio di 9 mq per singolo detenuto + 5 mq per gli altri, lo stesso per cui in Italia viene concessa l’abitabilità alle abitazioni, più favorevole rispetto ai 6 mq + 4 stabiliti dal CPT + servizi sanitari. Il dato sulla capienza non tiene conto di eventuali situazioni transitorie che comportano scostamenti temporanei dal valore indicato. (**)I detenuti presenti in semilibertà sono compresi nel totale dei detenuti presenti.
(***) I posti disponibili regione Puglia sono falsati poiché a Bari sez. femminile chiusa, Trani sezione BLU chiusa, Foggia sezione reclusione chiusa per un totale di -230 posti circa, per cui sovraffollamento è di circa 65% il più alto.