“Il silenzio di questa notte era surreale, interrotto solo dal ronzio dei neon. Sono ancora qui, accampato con gli stessi vestiti di ieri, seduto alla mia postazione, aspettando risposte. La mia protesta continua”.
Il consigliere Antonio Tutolo sta ancora occupando l’aula consiliare della Regione Puglia in attesa di risposte sullo spostamento dei 27 milioni di euro destinati al completamento della strada provinciale 109 che collega Lucera a San Severo, in provincia di Foggia. Da ieri pomeriggio Tutolo è stato sempre collegato in diretta su Facebook, commentando con i cittadini le opere finanziate dal FCS.
“Ce ne sono per ogni desiderio e gusto – ha dichiarato -: dall’auditorium al campetto sportivo. Ci prendono in giro?
Voglio sapere dove sono finiti i soldi per la 109. Chi ha fatto sparire quelle risorse dal FCS e perché? Desidero conoscere i nomi dei responsabili. La mia determinazione è incrollabile: non lascerò questa aula finché non verrà fatta chiarezza.
Quei 27 milioni servivano ad ampliare la carreggiata di quella strada maledetta che si è portata via tante persone. Adesso chi si assume la responsabilità di lasciare che un’altra vita venga messa in pericolo? Che un’altra famiglia pianga un suo congiunto? L’anno scorso c’è stata un’altra vittima su quella provinciale. Non possiamo aspettare un’infinità di morti per intervenire.
Quella strada oggi è impercorribile, chiunque può andare sul posto e rendersene conto. Chi ha spostato quei soldi deve rendersi conto di persona dell’intervento che ha eliminato, perché probabilmente quella è una delle opere più prioritarie: primo perché causa morti e secondo perché, se parliamo di sviluppo di un territorio sottosviluppato come quello dei Monti Dauni, quella arteria conduce al Casello autostradale della A14 verso nord e alla dorsale Adriatica. Quindi, se devi prendere l’autostrada, sei obbligato a percorrere la 109. Chi ha manomesso il documento sa quanti camion la percorrono? È terribile quello che è accaduto.
Tutti i consiglieri e l’assessore Leo del mio gruppo, Per la Puglia, mi hanno mostrato la loro solidarietà, e registro anche la vicinanza di molti altri colleghi, perché tutti sono stati tenuti all’oscuro e mi spiego: l’elenco delle opere finanziate è stato consegnato ai consiglieri il giorno dopo la firma, in modo che nessuno potesse dire la propria sulle linee strategiche seguite.
La mia lotta non si fermerà – conclude – finché non avrò ottenuto le spiegazioni dovute, anzitutto ai cittadini. Non mi muoverò finché non saprò la verità. Questo è il mio impegno, per tutti coloro che rischiano la vita su quella strada ogni giorno. La mia iniziativa continua, con la speranza che il buonsenso e la trasparenza prevalgano”.