Il palcoscenico del Teatro Giordano di Foggia si trasformerà in una tela dipinta di blu con “Meraviglioso”, l’omaggio a Domenico Modugno in programma venerdì 15 novembre alle 20.30. Cristian Levantaci, in un’interpretazione coinvolgente, condurrà il pubblico in un viaggio tra musica e teatro che farà rivivere le emozioni di un’epoca indimenticabile. Un tuffo nel mondo del grande cantautore pugliese che ha lasciato un’impronta indelebile nella musica, nel teatro e nel cinema nell’ambito della Terza stagione concertistica dell’Orchestra ICO “Suoni del Sud”.
“Il desiderio di dedicare uno spettacolo – racconta Levantaci -, a metà fra il teatro e la musica, al grande Domenico Modugno nasce dal voler omaggiare un emblema del cinema, del teatro e della musica popolare italiana. Oltre a essere cantante, attore, cantautore dalla travolgente forza interpretativa, Mister Volare è stato uomo semplice e forte, umile e rivoluzionario, un esempio da seguire, fermamente ancorato alla sua origine e alle sue radici meridionali mai rinnegate, anche se spesso confuse e tenute a distanza. Nella sua opera, Modugno ha sempre ricordato la sua gente, quelle persone figlie dell’amara e dura terra del sudore, dai volti scuri e dalle mani incallite, quelle stesse mani che, pizzicando le corde di una chitarra, si sono pian piano levigate, senza mai dimenticare le passate fatiche quotidiane.
In scena con il cantante e attore foggiano ci sarà l’Orchestra “Soundiff”, per uno spettacolo che rievoca attraverso suoni, canzoni, monologhi ed immagini un viaggio con l’artista, con i suoi personaggi e con quelli che a sua volta sono stati suoi maestri e punti di riferimento.
“Entrare nel personaggio di Modugno non è stato facile – spiega ancora Cristian Levantaci – perché bisognava analizzare una serie di caratteristiche psicologiche e sociali. Siamo all’indomani del secondo dopoguerra, la vita era semplice, le condizioni economiche erano modeste e chi voleva fare l’artista era costretto ad abbandonare la propria terra e andare all’avventura in cerca di fortuna. Nonostante Modugno avesse un grande attaccamento per la propria terra e soprattutto per il mare, capì che il suo destino era partire con la classica valigia di cartone per dare un senso alla sua vita artistica. E i primi tempi a Roma sono duri, fatti di sacrifici, porte in faccia e tanta, tantissima gavetta. Nella mia interpretazione voglio ripercorrere proprio questo status, pur mantenendo un sentimento proprio a Domenico Modugno: l’ottimismo e il piacere della vita. Attraverso le canzoni, Domenico Modugno esprime un suo personalissimo modo di raccontare la sua vita ma anche le vite della gente comune, dai pescatori ai contadini, dagli aristocratici ai mendicanti. E questo metodo di osservazione lo conduce a guardare tutto da un punto di vista unico e coinvolto, a volte sognante, che lo spinge a volare e a trovare un punto di arrivo… nel blu dipinto di blu”.
“Meraviglioso” è uno spettacolo che, assieme a Suoni del Sud, è stato portato nei teatri e nelle piazze di mezza Italia, da Bari a Potenza, da Avezzano a Brindisi, da Procida a Pescara.
Tra i brani che saranno eseguiti venerdì sera a Foggia ci sono “Vecchio Frack”, una struggente ballata dedicata a Raimondo Lanza di Trabia (aristocratico romano, amico di Modugno, che si tolse la vita gettandosi dal terrazzo), “Piove”, canzone con cui Modugno vinse il Festival di Sanremo nel 1959, “Tu sì ‘na cosa grande”, capolavoro diventato poi elemento imprescindibile del repertorio classico partenopeo, oltre naturalmente a “Nel blu dipinto di blu”, brano che consacrò Domenico Modugno e che, ancora oggi, è il brano italiano più conosciuto nel mondo.