È stato presentato ieri mattina, presso l’I.I.S. “Einaudi” di Foggia, il Catalogo del Piano Strategico della Promozione Salute nella Scuola per l’anno scolastico 2024-2025.
Giunto alla tredicesima edizione, il catalogo offre agli studenti di tutte le scuole pugliesi da 0 a 18 anni programmi di educazione alla salute sulle tematiche che particolarmente incidono sul benessere della persona come: nutrizione e attività motoria, contrasto alle dipendenze, comportamenti a rischio, promozione delle vaccinazioni, salute e ambiente, sicurezza in casa in strada e a lavoro, benessere mentale, vaccinazioni, affettività, sessualità e malattie sessualmente trasmissibili.
La Regione Puglia fin dal 2011 ha regolamentato le azioni di Promozione della salute nel mondo della scuola, con un protocollo d’Intesa tra Regione Puglia e Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia. come strumento per il raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda europea 2030. L’intesa è stata rinnovata lo scorso 22 ottobre con la sottoscrizione di un nuovo protocollo d’intesa per favorire iniziative e progetti di qualità frutto della sinergia interistituzionale.
All’iniziativa erano presenti: la Direttrice Sanitaria della ASL Foggia Mara Masullo; il Dirigente Ufficio V-AT Foggia Alfonso Vito; il Coordinatore Gruppo Tecnico Interistituzionale (GTI) e Rapporti con Ufficio Scolastico Regionale Pasquale Pedote; il Direttore del Dipartimento di Prevenzione ASL Foggia Michele Panunzio; il Coordinatore del Gruppo Interdisciplinare Aziendale (G.I.A.) – Scuola e Salute Leonardo A. Brandonisio e i componenti del G.I.A. con i referenti di progetto.
Tra le tematiche che la Direzione strategica della ASL Foggia intende portare all’interno delle scuole, anche la prevenzione della violenza ai danni degli operatori sanitari.
“Vogliamo far sì che i giovani – commenta la Direttrice Sanitaria Mara Masullo – si facciano promotori di una sensibilità nuova, a tutela di chi opera in sanità.
Lo scopo degli operatori sanitari è portare benessere, cura e assistenza alla popolazione ed un operatore sanitario aggredito è un operatore sanitario in meno nella rete assistenziale. Per questo, con il gruppo di lavoro aziendale dedicato, la Direzione intende attivare progetti formativi nelle scuole per raggiungere in maniera capillare le famiglie e la popolazione intera”.