“Vi presento Il gregge, non soltanto un romanzo ma la testimonianza di come il nulla sia divenuto modello”. Parola di Davide Grittani, giornalista e scrittore che, con il suo nuovo libro, si propone come autentica rivelazione editoriale di questo 2024, confermando il suo impegno nella cosiddetta “narrativa dal vero”, ispirata cioè da fatti di cronaca realmente accaduti. Già candidato al Premio Strega 2024, Il gregge (Alter Ego edizioni) è una commedia amara a sfondo politico che Roberto Saviano non ha esitato a definire in questi termini: “con un romanzo sorprendente e una scrittura rabdomante, Davide Grittani mescola stile a rancore civile, letteratura a indignazione. Leggendolo ci si rende conto che rinunciando all’etica, in fondo, rinunciamo alle nostre stesse vite”. Lunedì 18 marzo, alle ore 19, lo scrittore presenta il suo romanzo al cineteatro Sala Farina di Foggia (via Campanile, 10), davanti al pubblico della sua città, protagonista di un incontro organizzato dalle associazioni Libertà Civile e Possibili Scenari in collaborazione con la libreria Ubik. Durante la serata, l’attore del Teatro dei Limoni, Roberto Galano, leggerà alcuni brani tratti dal libro.
Il gregge (Alter Ego, febbraio 2024). Il volto di uno dei membri dell’ex Quinta D del liceo Pasolini ricompare all’improvviso sui manifesti elettorali di una città il cui motore è rappresentato dalla ragione per cui imprese e delitti vengono espulsi dalla stessa vescica: i soldi. Il ricongiungimento dei vecchi compagni di classe diventa il pretesto per indagare sulla metamorfosi che da banali cialtroni li ha convertiti in feroci razzisti e per riflettere sulla deriva che ha trasformato un piccolo branco di anarchici in un gregge in transumanza verso l’odio. Costretti a lavorare insieme per accrescere con ogni mezzo possibile la popolarità del candidato sindaco, uno di loro scopre che in realtà, a unirli, è una tragedia. Davide Grittani, con una commedia amara che racconta tic, paranoie e aberrazioni delle campagne elettorali, ieri nostalgici corpo a corpo basati perlopiù sul trasformismo e oggi ricatti sociali ispirati dalla precarietà dei nostri tempi, rivela impietosamente il vuoto valoriale che ha consentito all’ultranulla di scalare ogni forma di potere. Traccia una mappa iperrealista dove l’essenza stessa – e il futuro – della democrazia rappresentativa appare irrimediabilmente compromessa.
Davide Grittani. Nato nel 1970, ha pubblicato i romanzi Rondò (Transeuropa, 1998); E invece io (Robin, 2016) proposto al “Premio Strega” 2017; La rampicante (LiberAria, 2018) proposto al “Premio Strega” 2019 e vincitore dei premi “Nabokov” e “Giovane Holden”; La bambina dagli occhi d’oliva (Arkadia, 2021) vincitore dei premi “Alda Merini” e “Città di Siena”. Dal 2006 al 2016, in collaborazione con gli Istituti Italiani di Cultura, ha curato la mostra della letteratura italiana tradotta all’estero “Written in Italy”, esponendola in ventisei Paesi e aggiudicandosi il “Premio Maria Grazia Cutuli” (2010). Scrive di letteratura e società per “Pangea News”, collabora al “Corriere del Mezzogiorno” e dirige il periodico di sostenibilità alimentare “BLab Magazine”.