“Dalla gestione del rischio alla sicurezza dei pazienti, dall’errore alla segnalazione” è il titolo dell’evento formativo organizzato dalla Struttura Semplice di Gestione del Rischio Clinico della ASL di Foggia che si terrà il 20 dicembre 2023, dalle ore 8,30 alle ore 14,45, presso la Sala Conferenze, in Via Michele Protano (Foggia).
La finalità del corso è di individuare le insufficienze nel sistema sanitario che possono contribuire allo scatenarsi di un evento avverso e di individuare e progettare le idonee barriere protettive.
La cultura della sicurezza del paziente rientra in un ampio cambio culturale che prevede un rapporto aperto e diretto tra i vari operatori in un clima di integrazione e collaborazione. La ASL FG si mostra pronta a questo cambiamento. Oggetto dell’indagine quindi, non sono solo i comportamenti individuali, ma anche i sistemi in atto per la sicurezza del paziente. Questo il filo conduttore dell’organizzazione e promozione dell’evento formativo in questione, fortemente voluto dalla SS Gestione Rischio Clinico e supportato dalla Direzione Strategica Aziendale.
Il corso di formazione è suddiviso in 3 sezioni:
- Il rischio clinico e l’errore in medicina: lo stato dell’arte in Regione Puglia
- Modalità di prevenzione e controllo del rischio: metodi e strumenti
- Comunicazione dell’evento avverso in Sanità
L’evento si aprirà con l’intervento del Referente Regionale del Rischio Clinico, Dott. Michele Vacca, con puntale analisi del quadro regionale in tema di rischio e sanità, per poi lasciare spazio alla indagine ed analisi dei metodi e degli strumenti per l’analisi dell’errore e la gestione del rischio, sviluppatisi nel corso degli ultimi decenni a livello internazionale, soprattutto nei paesi anglosassoni, ed ormai consolidatisi anche in molte realtà sanitarie italiane. La conoscenza dei metodi di analisi rappresenta infatti un valido strumento nelle mani dell’operatore sanitario e socio-sanitario per individuare le insufficienze di sistema che possono contribuire allo scatenarsi di un evento avverso e di individuare e progettare le idonee barriere protettive.
Sicuramente un programma formativo “per la sicurezza” del paziente, quello proposto, promotore di cure erogate “in sicurezza” e di qualità.