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“I don’t care”, il secondo appuntamento della Piccola compagnia impertinente

Il secondo appuntamento della “Stagione impertinente” della Piccola compagnia impertinente porta Facebook e i suoi utenti a teatro con lo spettacolo “I don’t care”.

Il 17 e 18 novembre alle 21, domenica 19 alle 19, il famoso social network, con le dipendenze che genera, finisce sotto i riflettori del Piccolo teatro impertinente di Via Castiglione a Foggia, dove è analizzato in chiave irriverente e comica, secondo lo stile Pci.

Un blackout momentaneo della Rete è l’innesco dello spettacolo ideato da Pierluigi Bevilacqua, che cura anche la regia. Interpreti sono Asia Correra, Francesca Camplese, Mario Mignogna, Veronica Ricucci e Arturo Severo.

“I don’t care” è un progetto di performing art nato dalla necessità di comprendere l’evoluzione dei rapporti umani nell’era dei social network, raccontare la frammentarietà (frutto della rivoluzione digitale) della “narrazione” del quotidiano. Un fenomeno particolarmente presente all’interno di uno dei principali social network degli ultimi anni: Facebook. Sulle bacheche si inseguono pezzi di storie, notizie di cronaca, pensieri violenti, frasi dolci: tutto senza soluzione di continuità. Tutto e il contrario di tutto, a distanza di pochi secondi. Lo stesso “anonimato” spesso ci porta a sottovalutare le reali conseguenze di certe nostre affermazioni. Il susseguirsi di immagini veloci, legate a luci quasi esclusivamente prodotte da smartphone, ha la prerogativa di creare quell’angoscia viva che i social, nella loro parte negativa, riescono a far emergere, attraverso l’abuso di chi ne usufruisce. Tutto questo fino a una momentanea “morte della rete”. Dopo aver perso il controllo delle proprie emozioni, i protagonisti cercheranno, infatti, con tutte le loro forze, di ripartire. La mancanza di connessione li costringerà a cercare, oltre il velo, di ricostruire i frammenti delle proprie storie per ricominciare, davvero, a vivere.

Inoltre, è previsto che per questa stagione, legato ad ogni spettacolo, ci sarà un incontro aperto al pubblico inerente al tema trattato nello spettacolo.

Si comincia domenica 19 novembre, alle 10.30, con l’incontro dal titolo “Dipendenze”, che avrà luogo nel Piccolo teatro impertinente.

Interverrà l’equipe territoriale Emmaus-Foggia con Filomena Lepore, docente comandata presso il Ministero dell’Istruzione e coordinatrice equipe, Rosanna Iannibelli, volontaria, Giulia Formiglio, mediatrice interculturale e Giuseppe Centra, psicoterapeuta, responsabile sanitario accoglienza adulti Emmaus.

Si parlerà di dipendenze patologiche e dell’esperienza dell’Associazione Emmaus in materia.

“‘I don’t care’ è uno spettacolo che tratta della dipendenza dai social network – spiega Pierluigi Bevilacqua, direttore artistico della Pci – e la Piccola compagnia impertinente si propone di affrontare in un incontro informale il tema del meccanismo che sta alla base delle dipendenza. Invitiamo genitori e figli a partecipare a questo scambio legato ad uno dei grandi problemi che affligge le nuove generazioni”.

“I don’t care” vanta già molti riconoscimenti, tra cui, quello di Miglior spettacolo al Kuwait International theatre festival, Miglior spettacolo nella “Sezione Chestnut” al Theatre Festival Banja Luka (Bosnia), a cui si aggiungono la Menzione d’onore per la regia al Festival Casablanca (Marocco), il Premio Best ensemble al Festival San Pietroburgo (Russia), e poi Miglior spettacolo, migliore tematica affrontata, miglior attrice non protagonista, miglior regia al Festival Talè Talè Talìa (Enna), Menzione come Best innovative performance al Praga Fringe Festival ed è stato nominato per la 18esima Annual International Fringe Encore Series (New York).

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