Confesercenti torna sull’elezione per il rinnovo del Consiglio Comunale di Foggia e insiste sulla necessità di aprire il dibattito sui contenuti programmatici e su come rinnovare la classe dirigente. In merito alle parentele scomode di alcuni candidati, l’Associazione ritiene che sia fuorviante avvelenare il clima politico su argomenti vigilati dal Prefetto e dalla Commissione Antimafia.
Sorprende invece che non si discuta dell’illegalità più subdola da individuare e più difficile da combattere: quella che si annida nella società civile e che, con l’uso distorto di pubbliche funzioni crea danni come la mafia. Vanno distinti i reati di mafia da quelli comuni, amministrativi e di microcriminalità.
Dobbiamo prendere atto che lo Stato si va sempre più dotando degli anticorpi necessari per contrastare ogni forma di criminalità. Spetta alle Forze Politiche e alla Società civile di Foggia aiutarlo evitando che non si creino zone d’ombra nella futura Amministrazione Comunale. Attività doverosa, in quanto necessaria per rinnovare la classe dirigente della Città. Conclude la nota dell’Associazioni dei commercianti. Tutti dobbiamo collaborare per creare gli anticorpi necessari per contrastare ogni forma di criminalità.