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Prezzo del grano in calo di 6 euro

I 6 euro di calo sul prezzo del grano duro, registrato ieri alla riapertura della Borsa Merci della Camera di Commercio di Foggia, sono il sintomo evidente di un mercato estremamente volatile che non può che preoccupare gli agricoltori del territorio. Ma in momenti come questi per i cerealicoltori è importante mantenere la calma e valutare bene tutti gli elementi presenti, per assicurarsi equilibri aziendali nel medio lungo periodo.

Confagricoltura Foggia, l’associazione di categoria che raccoglie i più importanti produttori di Capitanata, interviene sul nuovo difficile momento che interessa i mercati internazionali del grano e che sta di fatto portando il prezzo ad un livello difficilmente sostenibile per gli agricoltori.

È evidente – argomenta il presidente dell’associazione Filippo Schiavone – che sul prezzo intervengono svariati fattori, difficilmente controllabili a livello locale. Ma è altrettanto vero che la filiera del grano duro è centrale nell’economia di Capitanata e dunque mettere in crisi il primo anello della catena non conviene a nessuno. Per Confagricoltura Foggia conferire il grano alle Organizzazione di prodotto o alle Cooperative di agricoltori, in grado di fare massa critica e gestire in modo adeguato gli equilibri tra domanda e offerta, rimane la soluzione migliore per rispondere in modo adeguato alle turbolenze in corso sul mercato. Una strategia commerciale in grado di rafforzare la categoria, favorendo vere politiche di sistema per i produttori.

È chiaro che – conclude Schiavone – gli accordi interprofessionali lungo la filiera rimangono per noi fondamentali, così come la sottoscrizione di contratti di filiera per il grano duro. Ma tutto questo deve sempre e comunque garantire che il prezzo di vendita copra almeno i costi di produzione degli agricoltori di Capitanata per non registrare defezioni tra i produttori.

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