Ondate di calore: la ASL Foggia prende in carico l’intera comunità di Celle di San Vito

La ASL Foggia ha avviato la presa in carico di intere comunità delle aree disagiate.

Si tratta di un’azione mirata a garantire, direttamente sul territorio, l’assistenza ai pazienti fragili in occasione delle recenti ondate di calore così da ridurre gli accessi impropri ai Pronto Soccorso.

Primo comune: Celle di San Vito.

Con le sue centoquarantotto anime, divise equamente tra uomini e donne, in gran parte ultrasessantacinquenni, Celle di San Vito è il più piccolo comune della Capitanata e tra i più distanti dal capoluogo dauno.

Qui l’attività di presa in carico sta coinvolgendo l’intera rete di servizi distrettuali e territoriali con il supporto dell’amministrazione comunale. Identificata la popolazione a rischio, la ASL pianifica l’intervento per dare una tempestiva risposta al bisogno sanitario, dando priorità alle situazioni di particolare solitudine e fragilità. Obiettivo: prevenire, attraverso interventi comportamentali e, se necessario, terapeutici, l’insorgenza di quadri clinici tali da richiedere l’ospedalizzazione del paziente.

I Medici di Medicina Generale segnalano alla Centrale Operativa Territoriale gli interventi di prevenzione e monitoraggio dei pazienti a rischio. 

Due volte a settimana, il martedì e il giovedì, gli infermieri di famiglia e comunità, coordinati dalla C.O.T., si recano a Celle e avviano la procedura di presa in carico nell’ambulatorio allestito accanto al municipio.

Le persone vengono, così, sottoposte a controllo dei parametri vitali attraverso elettrocardiogramma, prelievi venosi e misurazione della pressione arteriosa. Coloro che non sono autosufficienti sono visitati direttamente a domicilio. Tutte le informazioni sanitarie vengono registrate sulla cartella clinica informatizzata, accessibile da remoto.

La C.O.T., attraverso gli infermieri di famiglia e comunità, programma gli interventi di monitoraggio, con visite e contatti costanti, anche telefonici, o attraverso dispositivi di telemedicina. Se necessario, vengono attivate le altre articolazioni funzionali dei servizi distrettuali come l’Assistenza Domiciliare Integrata (ADI), gli specialisti ambulatoriali, la Rete della residenzialità extraospedaliera.

Con le stesse finalità di prevenzione e monitoraggio delle fragilità è stata presa in carico dalla C.O.T. anche una Casa di riposo di Deliceto, struttura socioassistenziale non convenzionata con la ASL, che, per tipologia, non ha, al suo interno, personale infermieristico.

In questi giorni di caldo estremo gli infermieri di famiglia e comunità stanno monitorando gli ospiti in modo da prevenire gli accessi impropri al Pronto Soccorso.

Si tratta di un primo passo: man mano che sarà ampliata la dotazione di infermieri di famiglia saranno prese in carico altre comunità come previsto dal Decreto Ministeriale 77/2022.