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La Disforia di Genere. Presentazione di un percorso

Giovedì 20 luglio alle ore 9.00 presso l’Aula Turtur del Policlinico di Foggia si terrà l’evento formativo aziendale “La Disforia di Genere – Presentazione di un percorso”.

La Disforia di Genere (DG) è caratterizzata da intensa e persistente sofferenza causata dalla mancata congruenza tra il genere percepito (identità di genere) e quello assegnato (sesso biologico, così come definito dall’American PsychiatricAssociation – APA – nel 2013). Tale condizione può interessare soggetti sia di sesso femminile (in tal caso si parla di DG Female to Male -FtM) sia di sesso maschile (DG Male to Female -MtF).

La letteratura è ricca di articoli che descrivono come il disturbo sia associato ad un notevole aumento del rischio di depressione (48-62% soprattutto donne transgender), ansia (26-48 %), comportamenti autolesivi/tentativi di suicidio. Si è notato anche un aumentato rischio di abuso di sostanze, disturbo post – traumatico da stress – PTSD e disturbi del comportamento alimentare.

Vi sono sicuramente fattori protettivi come sostegno familiare, elevato livello culturale e socioeconomico, occupazione, e non ultimo essersi presi in carico da un servizio sanitario. Inoltre, vi è un notevole miglioramento se si effettua un trattamento ormonale/chirurgico.

La giornata di formazione ha la finalità di mostrare i percorsi clinico-assistenziali, diagnostici e terapeutici dei pazienti affetti dalla disforia di genere, partendo dalla diagnosi psichiatrica e passando per la terapia ormonale, la rettificazione anagrafica e infine quella chirurgica.

Il Percorso diagnostico terapeutico, approccio medico, psicologico e chirurgico alla disforia di genere, nasce al Policlinico di Foggia e va dalla prima visita alla riassegnazione chirurgica del sesso e al follow-up postoperatorio, oltre ad occuparsi anche del trattamento di chi sceglie di non sottoporsi all’intervento.

Il percorso è coordinato dal Prof. Antonello Bellomo, Direttore dell’Unità Operativa di Psichiatria universitaria, e coinvolge il personale sanitario delle strutture di Psichiatria universitaria (Dirigente Psichiatra Dott.ssa Alessandra Zendoli), Neuropsichiatria Infantile (Direttore Dott.ssa Anna Nunzio Polito), Endocrinologia universitaria (Direttore Prof.ssa Olga Lamacchia), Urologia universitaria (Direttore Prof. Giuseppe Carrieri, Andrologia e Chirurgia ricostruttiva dei genitali esterni (Direttore Responsabile Prof. Carlo Bettocchi), Chirurgia Plastica universitaria (Direttore Prof. Aurelio Portincasa), Psicologia Clinica ospedaliera (Dott. Antonio Petrone), Ginecologia universitaria (Direttore Prof. Luigi Nappi e Prof. Stefano Bettocchi), Chirurgia Senologica (Dott. Marcello Di Millo Dirigente Responsabile SSD), Diagnostica Senologica (Dott.ssa Loredana AgrosìDirigente Responsabile SSD).

Il percorso vuole ridurre la mobilità passiva, rispondendo alla crescente domanda assistenziale, a livello regionale ed extraregionale – dichiara il Direttore Generale del Policlinico Dott. Giuseppe Pasqualone – Il servizio riguarda sia le persone direttamente coinvolte nelle problematiche legate all’identità di genere che i loro familiari. L’obiettivo è anche quello di migliorare la comunicazione nei confronti dei cittadini su ruolo e identità di genere, in modo da favorire un atteggiamento consapevole nei diversi contesti di vita”.

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