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Turismo di ritorno, anche Carlantino nella “Rete Destinazione Sud”

Sottoscritto il protocollo di adesione, gli stranieri di origine italiana nel mondo sono 80 milioni
Il sindaco Coscia: “Progetto concreto, all’estero migliaia le persone con origini carlantinesi”

CARLANTINO – Con la sottoscrizione del Protocollo di Bovino, anche il Comune di Carlantino ha aderito al comitato regionale della Puglia che fa il suo ingresso nella “Rete Destinazione Sud”. Si tratta del progetto che, dal 2023 al 2028, con una serie di iniziative sinergiche e un preciso programma di azioni, intende favorire il cosiddetto “turismo di ritorno”, una forma di turismo che riguarda il desiderio di tanti stranieri di origine italiana di conoscere i luoghi di cui hanno sentito parlare da genitori e nonni. “E’ un progetto concreto e interessante”, ha dichiarato Graziano Coscia, sindaco di Carlantino. “In tutto il mondo, ci sono migliaia di persone che hanno origini carlantinesi. Il 2023 è l’Anno del Turismo di Ritorno, una tendenza che va rafforzandosi e che può creare interessanti opportunità di sviluppo, basti pensare a quanti, una volta conosciuti i luoghi delle loro lontane origini, possono decidere di acquistare un’abitazione, di ristrutturarla e di passarvi l’estate oppure decidere di trasferirsi”. Il progetto coinvolge Comuni, reti d’impresa, consorzi, associazioni e fondazioni. La Rete Destinazione Sud per supportare il progetto quinquennale ha costituito un Comitato Promotore Nazionale del quale fanno parte, ad oggi, oltre 750 Comuni in rappresentanza di tutte le regioni Italiane. Inoltre, hanno dato la loro adesione le associazioni degli italiani nel mondo di Argentina, Australia, Brasile, Canada, Stati Uniti, Uruguay. Le entità direttamente e indirettamente coinvolte in Italia e all’estero sono già ben oltre 11.000.

DUE MILIONI DI PUGLIESI NEL MONDO. Si stima che, fuori dall’Italia, ci siano almeno due milioni di persone con origini pugliesi. Dopo la Grande Guerra,
 quella del 1915, migliaia di
 pugliesi varcano i confini
 del paese per andare in Argentina, Brasile, a cercare 
l’America. In tanti, invece,
 scelgono l’Europa: le miniere del Belgio, le industrie tedesche, i cantieri di
 Francia e Svizzera. Finita 
la seconda guerra mondiale, un’altra ondata di
 pugliesi abbandona la pro
pria terra. Oggi, il patrimonio di conoscenze e contatti internazionali, rappresentato dalle associazioni pugliesi nel mondo, diventa una prospettiva di sviluppo sulla quale puntare con forza. In 17 paesi del pianeta, Italia compresa, sono centinaia le associazioni che esportano il nome, la cultura e le produzioni della Puglia.

L’ITALIA NEL MONDO. Il progetto è rivolto ai nostri connazionali residenti all’estero e agli oltre 80 milioni di connazionali di seconda, terza e quarta generazione che vivono all’estero. L’Idea che muove il progetto è quella di rilanciare l’immagine dell’Italia e di promuovere il Paese attraendo turismo e investimenti, favorendo l’export, incontri commerciali e creando collaborazioni stabili con i nostri connazionali. Per il 2023, l’obiettivo primario è creare la Community Mondiale degli Italiani del Mondo è dare vita a un Expo internazionale dell’italianità. Un evento diffuso in tutti i territori della Penisola, dove ogni Regione e ogni Comune, in sinergia con le imprese, potrà esporre le proprie eccellenze culturali, produttive, enogastronomiche e turistiche. La riscoperta della propria Italianità e l’orgoglio delle proprie origini vuole essere il pretesto per invitare i nostri connazionali all’estero non solo a tornare in Italia per turismo, ma anche per invitarli a investire per rivitalizzare intere aree del Paese, creando lavoro e occupazione e valorizzando competenze e talento dei giovani italiani.

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