“Occorre riconoscere e potenziare la funzione educativa e sociale degli oratori e dei centri giovanili”. È la proposta lanciata da Filippo Pisone, presidente regionale delle Pgs (Polisportive giovanili Salesiane) secondo il quale anche gli oratori e la formazione cattolica possono contribuire a svolgere un ruolo di rilievo per il percorso educativo dei ragazzi. Inoltre la presenza diffusa di oratori e centri giovanili sul territorio agevolerebbe quelle famiglie che hanno difficoltà nel seguire e accompagnare i propri figli.
“In alcune regioni d’Italia – spiega Pisone –, sono già in funzione delle norme che riconoscono la funzione educativa e sociale degli oratori. Anche la regione Puglia ha in essere un protocollo d’intesa che prevede fondi a sostegno degli oratori. Ma non basta occorre fare di più. Il disagio economico e sociale in cui versano tante famiglie pugliesi cresce col passare dei giorni. Occorre quindi mettere gli oratori in condizione di svolge di più e meglio la loro funzione di promozione, prevenzione e coesione sociale”.
Secondo il presidente Pisone una regolamentazione più dettagliata in materia sarebbe opportuna a livello regionale allo scopo di riconoscere l’importanza degli oratori con riferimento alla funzione educativa e di prevenzione, al bagaglio di risorse educative e umane offerte, alla capacità di cogliere i bisogni e le ricchezze delle comunità locali e di stimolarne l’impegno educativo.
“Tale riconoscimento – aggiunge Pisone -, non andrebbe a sminuire la funzione svolta dalle altre realtà, che sul territorio adempiono a funzioni educative e sociali. Anzi la creazione di una rete tra tutte le strutture che sul territorio svolgono tale funzione consentirebbe l’ottimizzazione delle risorse e delle progettualità”.
Si sa che allo scopo di contrastare i fenomeni di emarginazione sociale e di devianza in ambito minorile, gli oratori ed i centri giovanili sono da sempre soggetti promotori di programmi, azioni ed interventi per la diffusione di attività sportive e culturali per il tempo libero. Sarebbe opportuno quindi favorire l’integrazione tra i tanti soggetti che sul territorio si occupano educazione e formazione dei giovani.
“È giunto il momento di sedersi intorno ad un tavolo – conclude il presidente regionale Pgs – e avviare le iniziative necessarie a rendere strutturale e duratura nel tempo la funzione educativa degli oratori nell’esclusivo interesse dei territori”