Più di 100 volontari pugliesi sono stati ospiti presso le basi dell’Aeronautica Militare del V DAI e della struttura del Distaccamento Aeronautico di Jacotenente per tre giorni di formazione, confronto e approfondimento su diverse materie specialistiche connesse con gli aspetti legati alla gestione delle attività di emergenza: 2 corsi per Operatore Sala Operativa CRI, 1 Corso di Aggiornamento per Operatori Altobiocontenimento Reparto Sanità Pubblica CRI e diverse attività esercitative con temi attuali.
A conclusione delle sessioni formative, domenica 19 i corsisti hanno svolto l’attività esercitativa di ricerca e soccorso a persona affetta da Covid, dispersa in foresta, attività peraltro svoltasi realmente lo scorso anno per persona della zona dispersa realmente e poi rinvenuta in vita a seguito di 4 giorni di intense ricerche.
L’attività ha visto impiegate le Unità Cinofile, gli Operatori SMTS (Soccorsi con Mezzi e Tecniche Speciali), operatori TLC (Telecomunicazioni) ed operatori del Reparto Sanità Pubblica CRI con l’utilizzo della più attuale strumentazione ad altobiocontenimento quali la Camera, la barella ed uno speciale mezzo per il trasporto persone ad Altobiocontenimento, e con la collaborazione straordinaria dello Squadrone Carabinieri Eliportato “Cacciatori Puglia”, unità specializzata dell’Arma dei Carabinieri nelle attività di ricerca e soccorso di persone disperse in zone impervie e con la collaborazione del Nucleo Regionale Cinofilo Puglia del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, normalmente preposto alle attività di ricerca e soccorso a persona anche nell’ambito di attivazione della Colonna Mobile Nazionale VVF; un’importante sinergia di forze che ha riempito e arricchito ulteriormente l’entusiasmo di tutti i partecipanti.
L’evento, che è stato voluto fortemente dal Comitato Regionale Puglia, considerando la sempre più intensa richiesta di risposta all’emergenza nella quale la CRI è chiamata ad intervenire a livello locale, provinciale, regionale e nazionale, ha sottolineato la volontà di puntare sulla formazione dei volontari e sulla preparazione della Comunità a dare delle risposte ad emergenze e disastri dopo un periodo di pandemia che ha rallentato la formazione ma non l’attività in emergenza anche a seguito delle varie attivazioni dei piani di ricerca persone scomparse delle Prefetture osservando le linee guida del commissario straordinario di governo per le persone scomparse.
Il campo è stato anche un’occasione importate per ritrovarsi nuovamente in presenza dopo un periodo particolarmente difficile segnato dall’emergenza Covid-19.