Via libera dalla Giunta regionale agli aiuti per le imprese zootecniche pugliesi. Il provvedimento approvato quest’oggi dall’esecutivo regionale, su proposta dell’assessore all’Agricoltura, mette a disposizione degli allevatori 4 milioni di euro per far fronte alla crisi economica in atto.
“Si tratta di un altro importante intervento a sostegno di un comparto produttivo vessato dall’aumento dei costi delle materie prime e dei rincari energetici, determinati dall’emergenza Covid, prima, e adesso dagli effetti gravissimi del conflitto russo ucraino. La delibera – commenta l’assessore regionale all’Agricoltura – indica l’importo complessivo della dotazione messa a disposizione del comparto e stabilisce le modalità e i criteri di concessione degli aiuti in favore degli allevatori pugliesi di bovini da latte. Ad ogni allevatore è concesso un aiuto di massimo 35 mila euro sulla base del numero dei capi, di età minimo 24 mesi, regolarmente censiti nella Banca Dati Nazionale Zootecnica. Le imprese zootecniche, in questo modo, con iniezioni immediate di liquidità, saranno maggiormente in grado di resistere ai gravi contraccolpi del conflitto bellico in atto. Sostenere il sistema allevatoriale significa garantire la tenuta di un sistema peculiare della nostra economia, scongiurando il rischio di una diminuzione delle stalle attive, ma vuol dire anche tutelare il nostro paesaggio e i benefici, di cui gli allevatori sono tra i primi garanti, legati alla conservazione della biodiversità degli ecosistemi agro-pastorali”.
“Gli aiuti per il comparto zootecnico – prosegue – seguono di pochi giorni quelli stanziati per la pesca: come Regione stiamo cercando di rispondere con ogni sforzo e strumento a disposizione al grido di dolore delle imprese attive nel settore primario, tra i più colpiti in questo durissimo periodo storico per l’intera Europa. Si tratta di misure straordinarie in grado di offrire una boccata d’ossigeno alle imprese ma siamo consapevoli che servono altresì strategie di medio lungo periodo, anche intercettando i fondi del PNRR, e di azioni decisive da parte del Governo nazionale sul fronte delle speculazioni dei prezzi del gasolio”.