Nella “calda” estate sanseverese, aseguito degli efferati omicidi che avevano sconvolto la cittadina foggiana, i Carabinieri del locale Comando Compagnia effettuarono perquisizioni a tappeto allo scopo di disarmare la criminalità. Nel corso di una di queste attività, lo scorso 17 agosto, all’interno di due garage ubicati nel pieno centro cittadino, i Carabinieri rinvenirono 5 pistole semiautomatiche, 1 revolver, 2 silenziatori e 450 proiettili di vario calibro, un vero e proprio arsenale che, nelle mani dei criminali, avrebbe potuto portare ad ulteriori nefaste vicende il territorio sanseverese, già martoriato da gravi fatti di sangue.
Le successive indagini degli investigatori della Sezione Operativa del Comando Compagnia Carabinieri di San Severo, attraverso l’ascolto di persone informate sui fatti e gli accertamenti alle banche dati delle ff.pp., nonché alla incessante e capillare attività informativa, hanno consentito di ricondurre il possesso delle armi ad un sanseverese classe 90, già noto alle forze dell’ordine.
Il G.I.P. del Tribunale di Foggia, concordando a pieno con le risultanze degli investigatori sotto la aderente ed incisiva direzione della Procura di Foggia, emetteva un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti del soggetto.
Così, il 9 dicembre, i Carabinieri della Sezione Operativa, mentre il giovane percorreva la SP109 con direzione San Severo lo hanno intercettato e tratto in arresto.
L’indagato, aspettandosi l’emissione di una misura cautelare a suo carico, probabilmente al fine di sfuggire all’arresto, aveva recentemente cambiato autovettura e luogo di dimora trasferendosi a Lucera, nonché adottava uno stile di guida “guardingo”, alternando ritmi di marcia blandi ad improvvisi cambi di velocità, in una sorta di atteggiamento compulsivo volto a seminare, con estrema probabilità, eventuali soggetti ( forze dell’ordine o non si esclude elementi contrapposti di spessore criminale) ma tali stratagemmi sono stati vanificati dallo sforzo investigativo dei Carabinieri che, mediante servizi di pedinamento, avevano accertato che lo stesso tornava quotidianamente a San Severo per incontrare la propria fidanzata, individuando così il covo e la nuova autovettura.
Nel corso della perquisizione del veicolo condotto dall’arrestato venivano rinvenuti vari mazzi di chiavi, tra i quali veniva trovata la chiave del suo nuovo rifugio a Lucera. Una volta presso l’abitazione, in un particolare ordine generale, è balzato all’occhio il disordine dell’armadio, con abbigliamento alla rinfusa a fare una sorta di “tappo” al fondo in legno dello stesso, che ha insospettito i militari al punto di svuotare letteralmente tutto il guardaroba e riuscire a rinvenire un ulteriore revolver e di 5 proiettili, motivo per cui il giovane, oltre a essere sottoposto all’ordinanza di custodia cautelare in carcere, veniva altresì arrestato in flagranza di reato per detenzione abusiva di armi. L’anomalo “disordine” che ha insospettito le Forze dell’Ordine ha permesso di ipotizzare come il soggetto nel corso dei mesi non abbia, con estrema probabilità, perso la capacità di procurarsi armi dopo la scoperta dell’ “armeria” di metà agosto.