Con il suo +0,44% di incremento nel terzo trimestre dell’anno nel saldo tra nuove imprese registrate e quelle cessate, la provincia di Foggia si mostra come una delle province italiane con il miglior tasso di crescita imprenditoriale d’Italia.
Il dato è particolarmente confortante e denota una vitalità imprenditoriale che lascia ben sperare e che pone la Capitanata ai primi posti della graduatoria nazionale del trimestre, secondo i dati periodici diffusi da Unioncamere.
Anche a livello nazionale, infatti, si registra un generale miglioramento delle dinamiche rispetto allo stesso periodo del 2019 (ultimo riferimento temporale utile per evitare confronti con il periodo di maggiore distorsione nei dati causato dall’emergenza sanitaria). Ma la percentuale di crescita a livello Italia si attesta al +0,36% a fronte dello 0,23 del luglio-settembre 2019.
Quello foggiano è dunque maggiore; un valore che risulta leggermente migliore anche della media regionale, con l’intera Puglia che con il suo +0.43% si attesta sopra la media nazionale e quella relativa al Sud e Isole (+0,40%). Sono le province di Foggia e Brindisi a guidare la volata con il loro +0,44% di incremento.
Tra i settori che danno un contributo maggiore alla ripresa della vitalità imprenditoriale in Capitanata sono da segnalare le attività professionali (+1,27% contro il +1,16% del dato nazionale) e il settore dell’istruzione (+0,63% in questo caso al di sotto della media di incremento nazionale del +0,95%). Significativo anche il dato legato al mercato immobiliare ed alle costruzioni con un +0.46% in entrambi i comparti. In valori assoluti è proprio il settore dell’edilizia a registrare in provincia di Foggia il risultato migliore, con un saldo positivo nel trimestre di +34 imprese, grazie anche all’impatto dei bonus e superbonus, anche se a livello nazionale la crescita in valore percentuale è risultata maggiore (+0,74%)
Per il presidente della CCIAA di Foggia, Damiano Gelsomino: “i positivi risultati registrati in provincia di Foggia dimostrano la volontà del nostro territorio di tornare a fare impresa per essere artefici della possibile ripresa economica. Ora occorre che tutti facciano la loro parte per creare le condizioni ambientali migliori affinché questo dinamismo cresca e si consolidi per generare ricchezza e occupazione diffusa”.