Nicola Bonerba (ANCE Puglia): «Misura efficace ma l’opportunità rischia di fallire per la crescita esponenziale dei prezzi delle materie prime, con rincari che superano anche il 200%»
Bari, 7 ottobre 2021. Continua e si rafforza anche in Puglia, come nel resto d’Italia, l’ottima performance del super ecobonus 110%, evidenziata già nei mesi estivi: a livello regionale si contavano 2.980 interventi legati a questo strumento fiscale con almeno una asseverazione protocollata al 30 settembre per un valore di 430 milioni di euro (46.195 interventi in Italia per 7,5mld di euro – elaborazione di ANCE su dati Enea – MISE). L’importo medio per intervento in Puglia è di poco superiore a 144mila euro contro la media nazionale attestata sui 162mila euro.
«Questa misura – ha commentato il presidente dell’ANCE Puglia NicolaBonerba, intervenuto al convegno inaugurale di SAIE Bari 2021 – si sta dimostrando molto efficace per il rilancio del settore, gravato da una crisi ultradecennale, e contribuirà anche a far raggiungere importanti obiettivi di sicurezza sismica ed efficienza energetica».«Questa dinamica – ha precisato Bonerba – è stata sicuramente favoritadallo snellimento delle procedure previsto con il Decreto Semplificazioni fortemente richiesto dall’Ance. Adesso il nostro auspicio è che la misura possa essere resa sistemica con una proroga almeno fino al 2023».
«Eppure – ha specificato il presidente pugliese dei costruttori – le opportunità offerte da queste misure agevolative per il settore dell’edilizia rischiano di fallire a causa della crescita esponenziale dei prezzi delle materie prime con rincari che,per quanto riguarda l’acciaio, superano il 200%, incidendo in modo rivelante sui bilanci delle imprese di costruzione».
Anche il Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), destinando al settore quasi la metà dei fondi, circa 108 miliardi di euro,riconosce che l’edilizia è uno dei pilastri su cui si fonda la ripresa del Paese, partendo proprio dal Mezzogiorno.
«Insieme al suberbonus 110% – ha continuato Bonerba – queste risorse, di cui il 40% è destinata proprio al sud Italia, rappresentano un’occasione imperdibileper colmare il gap che da sempre ci divide dal resto del paese, puntando su sostenibilità, efficientamento energetico, innovazione tecnologica e trasformazione digitale».
«La ripresa è in atto– ha concluso Bonerba –riscontriamo dalle casse edili, infatti, che l’occupazione nel settore cresce dell’11%, con il 50% in più di ore di lavoro svolte nel primo semestre 2021 rispetto allo stesso periodo del 2020. Occorre oraincentivare e spronare le imprese a investire su formazione e sicurezza sul lavoro, premiando quelle che si distinguono in tal senso».