Dopo i controlli dei Carabinieri della settimana scorsa che hanno portato ad una serie di denunce a piede libero, si sono verificati due casi molto simili, in cui risposta del magistrato di Sorveglianza di Campobasso ha sortito il medesimo effetto,aggravando le misure a carico di due personaggi noti ai militari della Stazione di Celenza Valfortore che non si erano attenuti alle prescrizioni loro imposte.
Del 28enne che inosservante dell’obbligo di dimora, se n’era andato a festeggiare un matrimonio a Cerignola, si è già detto; immediatamente sono scattati a suo carico gli arresti domiciliari.
Questa volta è il caso di un 42enne, sempre domiciliato nel piccolo borgo dauno, che stava scontando una pena definitiva di 6 mesi in regime di detenzione domiciliare, per il reato di guida in stato di ebrezza. Nonostante la misura detentiva, scattata nei suoi confronti il 15 settembre scorso, il M.P., queste le sue iniziali, non riusciva proprio a mantenere la “clausura domestica” e i carabinieri hanno accertato almeno 4 distinti episodi di evasione………..anche, semplicemente, per concedersi una birra al bar…….
Anche in questo caso, il Tribunale di Sorveglianza di Campobasso non ha avuto remore; lette le ripetute annotazioni dei carabinieri, ha compreso come tale misura fosse assolutamente inidonea per garantire la corretta espiazione della pena da parte del prevenuto, facendo aprire, per lui, le porte del Carcere di Foggia ove proseguirà a scontare il residuo della pena.