Un nuovo reparto completamente ristrutturato per la Chirurgia Generale ospedaliera del Policlinico Riuniti di Foggia, diretta dal Dott. Fausto Tricarico, e una scultura, raffigurante l’albero della vita per rappresentarela metafora della malattia e la ricerca di un orizzonte luminoso di guarigione.
La ristrutturazione interna della Chirurgia Generale ospedaliera, legata ad un aumento degli spazi disponibili, con occupazione di tutti gli spazi del 2° piano del blocco chirurgico del plesso Maternità, prevede le creazioni di 4 settori:
- Settore A Chirurgia Generale e d’ Urgenza
- Settore B Senologia
- Settore C Chirurgia Oncologica ed Endoscopia chirurgica
- Settore D Chirurgia Covid
L’ampliamento e il miglioramento strutturale della Senologia (Settore B) conferiranno a tale reparto le caratteristiche di un reparto ospedaliero moderno, accogliente e soprattutto efficiente.
Nel Settore C è previsto l’insediamento della Chirurgia Oncologica per il trattamento dei tumori del colon-retto, dello stomaco, fegato e pancreas. A fronte di una crescente richiesta di interventi chirurgici per la patologia neoplastica cresce sempre di più la necessità di allestire strutture idonee alla accoglienza e al trattamento di tale patologia che prevede trattamenti integrati e multidisciplinari.
Nel settore D è stato creato un reparto per accogliere i pazienti Covid positivi affetti da patologia chirurgica sia spontanea che traumatica. Il reparto ricovera non solo i pazienti di chirurgia generale ma anche i pazienti delle varie specialità chirurgiche (ortopedia e traumatologie, neurochirurgia, oculistica, urologia etc…). La struttura è stata creata nel rispetto delle norme di sicurezza che permettono di impedire la diffusione del coronavirus.
All’ingresso del nuovo reparto, nell’ottica dell’attenzione del Policlinico Riuniti all’umanizzazione e alla qualità delle cure con un approccio di carattere olistico anche alla dimensione psicologica dei pazienti, dei loro familiari e di tutti gli operatori sanitari, è stata posizionata una scultura dal titolo “Risveglio, Resilienza, Rinascita nel blu”, merito della generosità del Dott. Fausto Tricarico, e realizzata in metallo e cartapesta, materiale tra i più poveri e molto usato nelle opere sacre della tradizione popolare pugliese, dallo scultore Pino Di Gennaro, giàdocente di scultura all’Accademia di Brera nel biennio specialistico sulla terapeutica artistica.
L’opera, raffigurante l’albero della vita, si snoda da sinistra verso destra. Il primo albero è rappresentato piegato su se stesso mentre si contrae sofferente, quasi vinto da un destino ineluttabile. Pian piano, in successione, l’albero si solleva reagendo alla malattia, sino a raggiungere la posizione eretta e a mostrare l’orgogliosa forma apollinea di straordinaria bellezza, pur conservando nella memoria i tanti passaggi del trauma subito. L’esteso cielo sotto gli alberi è costellato di tondi in acciaio che riflettono e accolgono le immagini di chi sta di fronte, instaurando un rapporto dialettico tra l’osservatore e l’opera che diventa, quindi, specchio dell’anima. I tanti piccoli specchi riflettono l’immagine rovesciata a testimonianza della malattia iniziale, ma anche, dopo l’idoneo e attento percorso, la ricerca della propria immagine reale e l’orizzonte della guarigione.
L’ospedale è la casa della cura, della speranza e della guarigione. E l’arte in questo luogo assume una funzione terapeutica, mostrando la propria natura etica. La spiritualità del colore blu della scultura, l’armonia delle forme, la tattilità della materia e la relazione con lo spazio, unito agli aspetti dell’etica, infonde al fruitore serenità e forza, migliorandone l’autostima e alimentando la speranza di un orizzonte luminoso di guarigione.