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La Salandra si dimette da presidente del Cda Ataf

Nessuna illazione ma un atto di coerenza e responsabilità dovuto, alla luce delle ultime emergenze che si pongono in contrasto con l’indirizzo politico del mio ruolo di Presidente del Cda ATAF SpA”: è lo stesso Giandonato La Salandra che spiega i motivi delle sue dimissioni dall’incarico di Presidente del Cda di ATAF Spa, l’azienda municipalizzata del trasporto pubblico del capoluogo.

Avendo chiesto alla dirigenza nazionale la nomina di un garante, a salvaguardia e tutela dell’immagine e dell’integrità del partito Fratelli d’Italia, che rappresento a livello provinciale, – spiega l’avvocato foggiano – ho rinunciato alla carica, che aveva una sua intrinseca e ovvia natura politica. Ringrazio gli altri componenti del Cda per il costante supporto, la dottoressa Piarullo e l’ingegnere Ciuffreda, il Collegio sindacale e tutti i dipendenti, con cui abbiamo lavorato serenamente, con correttezza e lealtà, nonostante un anno devastato dalla pandemia Covid”.

A lui il sentito ringraziamento del vicepresidente Antonio Zenga e della consigliera Serena Salvatore e della struttura tecnico – amministrativa di ATAF.

Con l’ultimo Consiglio di Amministrazione guidato da La Salandra, inaugurato nell’agosto 2019, ATAF ha segnato un serio e significativo cambio di passo rispetto al passato: risanamento del bilancio e della debitoria maturata da anni, durante le gestioni precedenti, rilevanti accordi e interlocuzioni sindacali e soprattutto un risultato ragguardevole e insperato, inseguito da tempo come il rinnovo del parco mezzi, con l’acquisto dei 29 bus della Trentino Trasporti e con l’arrivo, nella seconda parte dell’anno, dei nuovissimi mezzi di ultima generazione, oltre che una gestione virtuosa del sistema di trasporto pubblico urbano durante l’emergenza Covid.

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