In riferimento alle notizie diffuse a mezzo stampa sui presunti timori circa l’operatività del servizio di Radiologia di Torremaggiore, la Direzione Generale della ASL Foggia assicura che il Servizio è stato e continuerà ad essere garantito.
È interesse della Direzione potenziare non solo la Radiologia, ma l’intero Presidio Territoriale di Assistenza di Torremaggiore che, in questo particolare periodo di emergenza, ha svolto un ruolo strategico nella rete di contrasto alla pandemia.
Ruolo per il quale la Direzione rivolge un sentito ringraziamento sia agli operatori sanitari, sempre disponibili e professionali, che alla comunità di Torremaggiore per la sensibilità dimostrata e all’amministrazione comunale, a partire dal primo cittadino.
Sin dall’insediamento del sindaco Emilio Di Pumpo, interlocutore istituzionale privilegiato in quanto autorità sanitaria locale, c’è stato un impegno congiunto con la Direzione per trovare le soluzioni migliori in modo da rendere l’intero Presidio Territoriale di Assistenza sempre più aderente a quanto previsto dalla regolamentazione regionale in materia.
Nel caso specifico della Radiologia, questa estate sono stati completati i lavori di ristrutturazione dell’intero Servizio mentre presto saranno rinnovate e integrate le apparecchiature radiologiche.
È in corso, infatti, la gara per l’acquisto di dieci Tavoli Radiologici di cui uno destinato proprio al Servizio di Torremaggiore.
Per quanto concerne l’operatività del servizio, al momento le attività sono assicurate dagli specialisti della Radiologia di San Severo che, in caso di urgenze, effettuano anche tempestive consulenze da remoto, attraverso la Teleradiologia.
Si tratta di una situazione, però, temporanea, che cesserà appena sarà disponibile nuovo personale in sostituzione del medico radiologo prossimo al pensionamento.
Da lunedì 22 febbraio, intanto, prenderà già servizio a tempo pieno un tecnico di Radiologia Medica.
Negli ultimi due anni tutti i servizi di Radiologia, Senologia e Diagnostica per immagine della ASL Foggia, sia ospedalieri che territoriali, sono stati oggetto di un processo di riorganizzazione e ottimizzazione delle attività e delle risorse.
Ciò ha comportato da un lato l’assunzione di nuovo personale, dall’altro l’acquisto di nuove tecnologie.
Per quanto concerne l’assunzione di nuovo personale, grazie alle continue procedure concorsuali, tra cui quelle previste in modo specifico per l’emergenza COVID, sono state assunte cinque nuove senologhe, cinque medici radiologi e dieci tecnici di Radiologia.
Permangono, però, difficoltà oggettive nel reclutamento di medici Radiologi e Senologi a causa della carenza di professionisti in queste e in altre discipline specifiche, segnalata ormai in tutta Italia.
Proprio a fronte di tali oggettive criticità, la Direzione da un verso non ha mai fermato le attività di reclutamento di nuovo personale, dall’altro ha continuato a potenziare i Servizi già strutturati.
In particolare, per quanto concerne la Senologia, sono stati acquistati quattro mammografi tridimensionali di ultimissima generazione, dotati di tecnologia in tomosintesi, con cui sono stati potenziati i servizi degli Ospedali di San Severo, Cerignola e Manfredonia e quello distrettuale di Foggia, presso il Poliambulatorio di terzo livello di Piazza della Libertà.
I quattro centri partecipano al programma di screening del tumore della mammella previsto dal Ministero della Salute nell’ambito dei Livelli Essenziali di Assistenza (L.E.A.), insieme ai centri di San Marco in Lamis e Rodi Garganico, che garantiscono le attività di screening anche sul Gargano.
Proprio per le criticità legate al reclutamento del personale che, al momento, non consente di aumentare il numero dei centri senologici sul territorio, alle sedi fisse è stato aggiunto il “Mammomobile” per assicurare un servizio di screening di prossimità.
Il camper, dotato di mammografo, ha operato senza sosta sino allo scoppio della pandemia, in particolare nei comuni più piccoli e distanti dai Servizi di Senologia aziendali assicurando alle donne la mammografia gratuita nel proprio luogo di residenza.
La Direzione intende riprendere a pieno regime lo screening di prossimità appena le condizioni generali legate alla pandemia in corso lo consentiranno.