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Nuovi sigilli al patrimonio di noto esponente della criminalità sanseverese

A fine maggio il Tribunale di Bari – III^ Sezione Penale – Misure di Prevenzione, Presidente Dott.ssa Giulia Romanazzi, aveva messo sotto sigillo il suo patrimonio. Nei giorni scorsi lo stesso Tribunale ha emesso un ulteriore provvedimento con cui ha ordinato il sequestro anticipato di altre disponibilità liquide che il T.S., classe 60, destinatario in passato della misura di prevenzione della Sorveglianza Speciale di P.S., con precedenti penali di associazione mafiosa, stupefacenti e reati contro il patrimonio, aveva abilmente occultato intestandole ad un suo congiunto.

Ma l’interposizione fittizia non ha ingannato i finanzieri della Compagnia di San Severo che, in stretta sinergia con gli specialisti della Polizia di Stato della Divisione Polizia Anticrimine – Ufficio Misure di Prevenzione della Questura di Foggia, hanno segnalato il caso al Tribunale di Bari per l’emissione di un ulteriore provvedimento di sequestro anticipato d’urgenza.

Sotto sigillo sono così finite disponibilità bancarie che il soggetto, ritenuto elemento di spicco della criminalità organizzata operante su San Severo, tramite un congiunto, aveva depositato su un conto dell’Ufficio delle esecuzioni immobiliari del Tribunale di Foggia per partecipare all’asta giudiziaria avviata su uno degli immobili del proprio patrimonio andato all’incanto per non aver onorato il mutuo bancario che lo gravava.

In dettaglio, sul conto corrente dedicato all’asta giudiziaria sono stati sequestrati € 116.760,00, per la cui provvista il congiunto del pregiudicato, in epoca antecedente al sequestro dello scorso maggio, aveva tratto due assegni bancari su un conto corrente a lui intestato, ma di fatto riconducibile al T.S. e per questo finito sotto sigilli.

Il Giudice del Tribunale di Bari – III^ Sezione Penale – Misure di Prevenzione, presa cognizione degli approfondimenti investigativi, ha quindi ordinato il sequestro dell’intera somma di € 116.760,00, la cui esecuzione ha permesso di evitare che la liquidità potesse rientrare nella disponibilità del pregiudicato, avendo il soggetto interposto avanzato richiesta di restituzione delle somme in deposito all’Ufficio delle esecuzioni immobiliari del Tribunale di Foggia.

Il risultato conseguito conferma ulteriormente il costante coinvolgimento della Polizia di Stato di questa provincia e del Comando Provinciale della Guardia di Finanza, in perfetta sinergia con l’Autorità Giudiziaria, nella lotta alla criminalità organizzata, rimarcando che la sistematica aggressione degli interessi patrimoniali dei sodalizi costituisce obiettivo di primaria importanza per disarticolare le compagini delinquenziali organizzate e reprimere ogni tentativo di mimetizzazione nell’economia legale.

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