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Inquinamento: ancora smaltimenti illeciti di materiali plastici. Dopo Ordona e Stornarella i carabinieri individuano un altro rogo.

I Carabinieri della Compagnia di San Giovanni Rotondo, nell’ambito di specifici servizi finalizzati al contrasto del fenomeno dello smaltimento illecito dei rifiuti, e in particolare dei tubi di plastica utilizzati per l’irrigazione delle colture che al termine del ciclo produttivo di alcune coltivazioni vengono bruciati insieme ai resti vegetali, causando l’inquinamento del suolo e dell’aria, nei giorni scorsi hanno individuato, in un terreno a confine di territorio tra San Giovanni Rotondo e San Marco in Lamis un focolaio, con  evidenti residui di materiale plastico.

I militari, allora, perlustrando le campagne circostanti hanno notato, in un terreno contiguo ad un tratturo, del fumo e, dopo essersi avvicinati, hanno verificato che anche in quel caso si trattava dell’abbruciamento di tubi in pvc.

Sono quindi ora in corso gli accertamenti finalizzati ad identificare il proprietario del fondo agricolo, nei confronti del quale si procederà secondo le norme di legge.

Nonostante gli appelli degli ultimi giorni, in cui vengono sottolineati i rischi per la salute causati dallo smaltimento illecito del materiale plastico mediante il fuoco, tale fenomeno si presenta purtroppo ancora troppo diffuso in tutta la capitanata, nonostante la già illustrata gratuità del loro smaltimento.

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