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Estate, Muse, Stelle: l’Anfiteatro di Lucera rinasce tra arte, teatro, musica e danza

Metti una rassegna culturale tra arte, cultura, teatro, musica, danza, nel suggestivo scenario dell’Anfiteatro, sito archeologico più antico del Colosseo. Tutto questo sarà “Estate, Muse, Stelle”, la rassegna culturale prevista a Lucera dal 12 agosto al 15 settembre 2020. Alla base un “patto” tra Istituzioni, Enti, associazioni e Fabrizio Gifuni, che con Lucera coltiva un profondo sentimento di appartenenza. Nella città federiciana vasta rete di Istituzioni regionali ed Enti foggiani sostiene e promuove la rinascita del monumento di epoca romana più antico del Colosseo, rete costituita da Comune di Lucera, Regione Puglia con l’Assessorato all’industria turistica e culturale, Gestione e valorizzazione dei beni culturali e l’Assessorato al bilancio e programmazione unitaria, politiche giovanili, sport della Regione Puglia, il Teatro Pubblico Pugliese, Pugliapromozione e in terra dauna dalla Soprintendenza Archeologica, l’Accademia di Belle Arti, il Conservatorio di Musica Umberto Giordano di Foggia, Fondazione dei Monti Uniti di Foggia, Fai Puglia, Università di Foggia, Fondazione Apulia Felix. Gli spettacoli del 2, 5 e 12 settembre sono organizzati con la preziosa collaborazione di Primavera al Garibaldi, con direzione artistica di Fabrizio Gifuni e Natalia Di Iorio.

Il programma si aprirà mercoledì 12 agosto alle ore 18 con la Rievocazione storica a cura di APS Cinque Porte Storiche di Lucera, completa di villaggio medievale e rappresentazioni artistiche musicali e la possibilità di partecipare a giochi, attività coreutiche, combattimenti, giocoleria e arte di strada sempre nel tema medievale. Giovedì 13 agosto, ore 20.00, sempre a cura di Cinque Porte Storiche di Lucera spazio al Torneo delle chiavi, gara in cui gli atleti delle Porte Storiche di Lucera si contenderanno il Palio della Città.

Sabato 22 agosto, ore 21.30, si entra nel vivo della proposta musicale. A cura del Conservatorio Umberto Giordano di Foggia il Quartetto Hyle in Concerto (Antonio Bruno, Sante Leone, Riccardo Cavaliere, Antonio Russo). Il Quartetto di Sassofoni del Conservatorio è un gruppo da camera nato nel 2018 all’interno delle attività artistiche del Conservatorio con l’obiettivo di promuovere la versatilità dello strumento nella resa di generi diversi, dal repertorio originale (A. Glazunov – “Quatour”, A. Desenclos – “Quatour”, H. Pousseur – “Vue sue lesjardinsinterdits”) alle trascrizioni moderne (S. Sciarrino – “Canzoniere da Scarlatti” e “Pagine”). Ha partecipato a diversi concorsi e manifestazioni tra i quali ‘Musica nelle Corti di Capitanata’ (ed. 2018 e 2019) e il concorso internazionale ‘Rizzardo Bino’. Svolge un’intensa attività di produzione nel territorio, di cui si cita la commemorazione del sito UNESCO ‘Foresta Umbra’ nel 2020.

Mercoledì 26 agosto, ore 21.30, Antonio Stornaiolo e Emilio Solfrizzi  ne Il cotto e il crudo, spettacolo che ha spopolato ovunque con ultima data pre-Covid al Manzoni di Milano. Con le affilate armi dell’ironia e della leggerezza, attraverso pensieri laterali, dialoghi serrati, poesie demenziali, fraseggi comici, esilaranti calembour, lo spettacolo Il cotto e il crudo propone in scena una coppia storica della comicità pugliese, negli anni ’80/90 noti come Toti e Tata. Dopo gli iniziali convenevoli e cerimonie, tra Emilio ed Antonio, scoppia un conflitto senza precedenti che nel giro di un quarto d’ora li porta inesorabilmente “al chi sono io ed al chi sei tu”. Niente e nessuno potrà fermare la “resa dei conti” tra i due, mentre parleranno di crisi economica, di politica, di energie alternative, di ricordi d’infanzia, di poesia e di metalinguistica.

Sabato 29 agosto, ore 21.30, l’Anfiteatro lucerino accoglierà un altro attore pugliese , foggiano d’origine: Gianmarco Saurino, con Rotte-Storie e Migrazioni. Pur essendo uno dei volti noti della TV (di recente la fiction di successo “Doc, nelle tue mani”) Saurino si è formato da giovanissimo in una delle realtà teatrali più vivaci di Foggia, il Teatro dei Limoni e ora torna in Puglia a teatro con una lettura di testi tra tradizione e contemporaneo.

Mercoledì 2 settembre, ore 21.30, la Compagnia del Sole con Flavio Albanese e la regia di Marinella Anaclerio porterà sulle scene II Federico (Secondo Federico), di Roberto Scarpetti. Regia Marinella Anaclerio. Con Stella Addario, Flavio Albanese, Massimiliano Di Corato, Luigi Moretti. Interventi Musicali a cura de La Cantiga de la Serena. Scenografia Francesco Arrivo. Costumi Francesco Ceo. Luci Giuseppe Filipponio. Aiuto regia Loris Leoci. “L’uomo è troppo vasto…io lo restringerei”. Così esclama Dmitrij Karamazov esasperato dalle sue pulsioni che lo tendono tra alte vette dello spirito e cupi meandri della carne, e così esclama chiunque cominci ad approfondire la figura di Federico II di Svevia. Di castello in castello le mura stesse, cariche di storie controverse, sembrano rimandare le voci dei corpi che le hanno abitate; corpi di filosofi, di giuristi, di guerrieri coraggiosi o laidi e violenti,  di padri della chiesa e di abbietti religiosi avidi solo di potere. Al centro di tutto lui, Federico, freccia lanciata verso il futuro, che soffre qualunque ostacolo e tra le mura dei suoi castelli e gli altipiani sorvolati dai suoi amati falchi si fa spazio, deciso ad avanzare a “qualsiasi” costo, col bene e con il male.

Sabato 5 settembre, alle ore 21.30, in arrivo Luca Zingaretti ne La Sirena, dal racconto Lighea, di Giuseppe Tomasi di Lampedusa. Accompagnato dalle musiche del Maestro Germano Mazzocchetti, Luca Zingaretti non è solo interprete ma anche curatore della regia e dell’adattamento drammaturgico. Uno spettacolo in cui trova spazio – nell’interpretazione di un grandissimo attore italiano – in un percorso tra la carnalità del presente e la spiritualità dell’antichità, la ricchezza della poesia della terra siciliana su cui sembra palpitare quella melensa e liquorosa stasi del vivere che connota gran parte dei paesaggi e degli uomini.

Giovedì 10 settembre, alle ore 21.30, il Conservatorio Giordano porterà l’Orchestra di 24 Archi con direttore Daniele Belardinelli. Sorta nel 1992 a sostegno delle attività didattiche della classe di Direzione d’orchestra del Conservatorio, l’Orchestra Sinfonica del Conservatorio Umberto Giordano è divenuta una solida compagine di riferimento nella produzione musicale della Capitanata. L’alta qualità dei docenti nei ruoli di prime parti e l’entusiasmo dei giovani diplomati e diplomandi del Conservatorio (scelti attraverso severe prove di selezione) si sono rivelati fattori vincenti non solo per il consolidamento del lavoro didattico ma ancor più per aver garantito all’orchestra traguardi artistici assai elevati. Ha collaborato infatti con illustri solisti e direttori quali Mirella Freni, Paolo Bordoni, Alexander Lonquich, Enrico Dindo, Massimo Quarta, Oleksandr Semchuk, Anna TifuPietro Bellugi, Donato Renzetti, Bruno Bartoletti. In veste di orchestra barocca ha inciso per Dynamics “La Daunia Felice” di Giovanni Paisiello a seguito della prima esecuzione in tempi moderni avvenuta nel 2002 al Teatro Giordano di Foggia.

Sabato 12 settembre, ore 21.30,  prodotto dalla Compagnia Orsini: Massimo Popolizio, uno degli interpreti piu’ autorevoli della scena italiana, ne La caduta di Troia, dal libro II dell’Eneide. Stefano Saletti e Barbara Eramo hanno realizzato le musiche per questa pièce, in parte composizioni originali, in parte attingono alla tradizione mediterranea ed ebraico sefardita. Le lingue usate sono il ladino, l’aramaico, l’ebraico e il sabir, l’antica lingua del Mediterraneo. Saletti utilizza strumenti particolari come l’oud, il bouzouki e il bodhran per rendere le atmosfere evocate da Massimo Popolizio in un contrappunto sonoro tra le musiche e la voce limpida di Barbara Eramo che si muove tra melismi e scale di derivazione mediorientale. Le musiche sono strutturate come una partitura con un susseguirsi di temi che sottolineano i passaggi più intensi del testo e paesaggi sonori che fanno da bordone alla narrazione di Popolizio e portano lo spettatore a viaggiare nel tempo e nello spazio attraverso la parola e le suggestioni sonore di timbri e sonorità antiche ed evocative.

Domenica 13 settembre, alle ore 6 del mattino, suggestivo appuntamento con il Conservatorio “U. Giordano” di Foggia e il Dolce Color D’Oriental Zaffiro, concerto di note e versi diversi all’alba di un giorno nuovo. Musiche e testi originali di Mario Rucci, Sara Tomaiuolo (clarinetto), Costantino Rucci (violino), Alex Morsuillo e JoePadalino  (percussioni) Mario Rucci (pianoforti, sinth), Giusi Fontana e Marco Terenzio Barbaro (voci recitanti). L’alba del 13 settembre sarà accolta, nella magnifica cornice dell’Anfiteatro romano di Lucera, da note e versi scritti e scelti da Mario Rucci, pianista e compositore lucerino, docente e già direttore del Conservatorio “U. Giordano”. Mentre il sole salirà alle spalle del portale ad est, nella prima parte del programma, l’autore eseguirà proprie composizioni al pianoforte. Seguiranno, suonati in prima esecuzione assoluta, brani solistici e d’insieme, composti  per l’occasione. I singoli solisti eseguiranno, inoltre, brani di repertorio di Bach, Chopin, Paganini.

Infine, martedì 15 settembre, alle ore 21.30, ResExtensa Dance Company porterà in scena L’Acqua che tocchi. Leonardo: il labirinto magnifico. Ideazione, direzione e coreografie Elisa Barucchieri. Testi Selene Favuzzi. Regia Gianpiero Francese. Da Leonardo da Vinci a Bruce Lee:  l’acqua, lo stupore della forma fluida e ogni suo significato. Il corpo, la fluidità, l’emozione umana e anche i l corpo, il tempo, le relazioni. L’entusiasmo di vivere, appieno, il mistero della vita. L’Acqua che Tocchi è un omaggio all’intensa bellezza della vita nella profondità leonardiana , che come l acqua deve fluire sempre. La creatività leonardiana, il suo infinito ricercare, capire, ispira uno spettacolo di forma e luce, movimento e parola di danza e acrobazia per un momento di meraviglia in onore al grande visionario. Nel tentativo di descrivere l’immensa opera di Leonardo, un viaggio attraverso i suoi segni e le sue parole, e dentro il vortice delle sue invenzioni.

Orario delle rappresentazioni

Inizio spettacoli ore 21.30. Per lo spettacolo DOLCE COLOR D’ORIENTAL ZAFFIRO – inizio spettacolo ore 6.00 del mattino

Costo dei biglietti

Spettacolo 12 agosto 3 €

Spettacolo 12 e 13 agosto biglietto unico 5 €

Per gli spettacoli 29 agosto, 2 settembre e 15 settembre 10 €

Per gli spettacoli 26 agosto, 5 settembre e 12 settembre 15,00 €

Vendita dei biglietti

Biglietti disponibili esclusivamente in prevendita su www.vivaticket.com e presso KUBLAI LIBRERIA DOLCERIA (Via A. Gramsci, 27 – 0881 542669 info@kublailucera.it) nei seguenti orari: dal lunedì al sabato, dalle 9.30 alle 13.00 e dalle 17.00 alle 20.30.

La sera di spettacolo non sarà allestito il botteghino nella location degli eventi, quindi è possibile solo l’acquisto in prevendita.

Misure di distanziamento sociale

Tutti i posti disponibili saranno senza assegnazione e rispettando le normative vigenti anticovid di distanziamento sociale. E’ obbligatorio entrare in teatro con la mascherina indossata che potrà essere tolta durante la rappresentazione teatrale.

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