In occasione del violento nubifragio che ha colpito la città nella serata dello scorso 6 agosto e a seguito delle verifiche effettuate dai vari servizi comunali che sono stati attivati sul territorio e valutata l’entità dei danni causati dall’eccezionale fenomeno atmosferico che si è abbattuto su Foggia, la Giunta comunale ha ritenuto che sussistano i presupposti per richiedere alla Regione Puglia lo stato di calamità naturale.
La Protezione Civile, i Vigili del Fuoco e la Polizia Locale hanno operato a pieno regime per far fronte alla grave emergenza, con il completamento delle condizioni di ripristino delle condizioni minime di sicurezza e vivibilità che hanno richiesto svariate ore e che, in molti casi, le operazioni di svuotamento dei locali allagati sono terminate ben due giorni dopo. E sono tuttora in corso ricognizioni volte a verificare l’impatto dell’evento atmosferico sulle attività agricole del territorio.
Una situazione prevista solo in parte dal Dipartimento della Protezione Civile della Puglia, che per la zona di Foggia ha emanato un’allerta meteo arancione e non rossa, con probabilità di diffusi fenomeni di allagamento e rigurgiti del sistema di smaltimento delle acque piovane come effettivamente si è verificato nella serata di giovedì scorso.
Il bollettino regionale della Protezione Civile del 6 agosto 2020, infatti, riportava “Precipitazioni: sparse, a prevalente carattere di rovescio o temporale, con quantitativi cumulati moderati”. Ecco perché ai volontari delle associazioni Foggiane di Protezione Civile e i Vigili del fuoco va il nostro ringraziamento per aver liberato numerosi scantinati e box dall’enorme quantità di pioggia non prevista e riversata in città da un intenso nucleo temporalesco.