Il CdA di ATAF ha appreso che negli ultimi giorni l’azienda sarebbe all’attenzione della cronaca cittadina non per l’impegno profuso per la città, bensì per taluni convincimenti assolutamente estranei alla verità.
In particolare, non risultano all’azienda l’esistenza di “operazioni finalizzate alla svendita” e anzi, proprio la governance, nelle contingenze dei tempi, accanto ad ogni adempimento di legge, è all’opera per verificare la fattibilità dell’incremento dei servizi alla città per una migliore e più completo sistema dei servizi aggiuntivi in linea con trasporto pubblico di nuova generazione.
L’unica verità è che proprio l’intero sistema del trasporto pubblico sarà soggetto a gare pubbliche sotto la guida della Provincia di Foggia che, per quanto è nella normativa, governerà i processi di tutte le aziende di trasporto pubblico locale della Capitanata. In tale prospettiva, la natura pubblica delle gare, pertanto, esclude in assoluto l’esistenza di trattative private. Del pari, sempre secondo la normativa di riferimento, vi è comunque la possibilità che il servizio di TPL possa permanere in house, e così rispetto ad ad ATAF SpA, al Comune di Foggia.
Posti gli interrogativi di talune componenti politiche, preme evidenziare che la CIG Covid-19 attuata da ATAF ha previsto un sistema cosiddetto a rotazione, peraltro anticipata dall’Azienda, per evitare i ritardi di cui si è appreso su alcune testate giornalistiche circa i pagamenti della Cassa Integrazione. In sintesi, in ATAF “lo Stato ha pagato” solo una settimana di CIG, o meglio “lo Stato pagherà” solo una settimana.
Il lockdown imposto dall’attuale governo, per onestà intellettuale, ha inciso sull’azienda ATAF SpA come su tutto il panorama imprenditoriale italiano ma l’azienda è solida ed è aperta al dialogo con tutte le forze politiche che vorranno interloquire per il miglioramento del trasporto pubblico locale.
Quanto ai nuovi mezzi oggetto del finanziamento regionale, non pare ricorra alcun ritardo, atteso che proprio questo Governo, con la nota del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti (“Misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19”), ha chiarito che la sospensione dei procedimenti amministrativi disposta dal Decreto Cura Italia si applica anche ai procedimenti legati al noto codice dei contratti pubblici, cui l’Azienda e il Comune di Foggia sono legati.
Quanto all’idea che l’azienda ATAF sia “sottorganico”, essa è una condizione fisiologica, per larga parte determinata dal noto blocco delle assunzioni e dal progressivo processo di pensionamento dei dipendenti, al pari di tutte le pubbliche amministrazioni e soggetti affini. Non risultano all’Azienda figure professionali in surplus, diversa è l’idea di efficientare il sistema delle Human Resources cui deve certamente riccorrersi per il miglioramento del servizio in essere, come già hanno fatto molte altre aziende di trasporto pubblico della regione. E questo salvo il pensare che il TPL di Foggia sia immune dai cambiamenti.
Se si hanno sospetti, massima disponibilità all’allontanamento di questi. Se si hanno domande, massima disponibilità alle risposte. Se si temono i fantasmi del passato, massima disponibilità a guardare avanti. Insieme, come fino ad oggi si è operato.