I Finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Foggia, nell’ambito delle attività di prevenzione e repressione degli illeciti in materia ambientale, hanno sottoposto a sequestro un deposito di rifiuti speciali, insistente nell’agro di Lucera. Il responsabile è stato denunciato a piede libero alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Foggia.
I finanzieri della Tenenza di Lucera, nell’ambito delle intese protocollari tra la Regione Puglia, la Guardia di Finanza e l’Agenzia Regionale per la Prevenzione e la Protezione Ambientale Puglia, in materia di “Azioni di monitoraggio dei siti inquinati nel territorio della Regione Puglia”, hanno individuato e posto sotto sequestro un’area di circa 5.000 mq adibita a deposito incontrollato di rifiuti, costituiti prevalentemente da scarti di lavorazioni edili e del manto stradale. L’area, distante dalla pubblica via, era circondata da vegetazione e campi coltivati che ne ostacolavano l’agevole individuazione.
Nell’immediatezza della scoperta i finanzieri, per impedire ulteriori sversamenti illeciti nel sito inquinato e scongiurare l’ulteriore degrado del territorio, dopo aver accertato l’assenza di qualsivoglia autorizzazione amministrativa, hanno proceduto al sequestro penale dell’intera area e dei rifiuti speciali ivi sversati, denunciando alla Procura della Repubblica di Foggia il proprietario del sito per il reato di “Attività di gestione di rifiuti non autorizzata”.
L’operazione è stata eseguita con il supporto tecnologico e scientifico dei finanzieri del Gruppo O.S.C.A.R. (Osservazione Satellitare Cartografica Aerea Regionale) del Comando Regionale Puglia della Guardia di Finanza, istituito a margine del “Accordo di Programma Quadro in materia di monitoraggio dei siti inquinati nel territorio pugliese” del 2007 tra Regione Puglia, Guardia di Finanza, Carabinieri forestali, ARPA Puglia e CNR-IRSA di Bari. Nel 2017 l’Accordo è stato rinnovato ed implementato.
Si tratta di una struttura dedicata al supporto tecnico e giuridico dei Reparti della Puglia della Guardia di Finanza e degli altri partner istituzionali per le attività finalizzate alla quantificazione, previa caratterizzazione dei rifiuti speciali sversati, del mancato versamento del tributo speciale dovuto da chiunque abbandona, scarica o effettua un deposito incontrollato di rifiuti (cosiddetta “ecotassa”).
L’intervento repressivo delle Fiamme Gialle conferma la trasversalità dell’azione della Guardia di Finanza a tutela della legalità, che nella vicenda riportata si è tradotta nella individuazione e repressione di condotte che degradano il territorio e l’ambiente, e che poi proseguirà nell’azione di recupero del tributo speciale evaso, la cui finalità generale a favore dell’ambiente è, tra le altre, quella di sostenere la spesa della Regione per interventi di bonifica di siti contaminati e per il recupero di aree degradate.