Arrestate 4 persone, di cui tre con precedenti penali. Contestati a vario titolo i reati di usura e tentata estorsione. Commerciante edile di lesina costretta a pagare interessi con un tasso sino al 20% mensile.
Eseguite in contemporanea anche decine di perquisizioni nelle aree sensibili di san severo ed in particolare nel quartiere noto come “texas”. Oltre un centinaio i carabinieri impiegati con il supporto dei reparti specializzati dell’arma.
I Carabinieri del Comando Provinciale di Foggia, su direzione e coordinamento della Procura della Repubblica del capoluogo, hanno dato esecuzione ad una misura cautelare custodiale nei confronti di 4 (quattro) persone. I reati contestati sono usura in concorso e tentata estorsione, nonché favoreggiamento reale in un caso.
Nel 2017, una commerciante edile di Lesina, a causa di alcune sue difficoltà economiche derivanti da problematiche lavorative nonché personali, è stata costretta a rivolgersi ad alcuni noti usurai della zona, non potendo difatti accedere al credito secondo i canali ordinari. Un prestito iniziale di 15.000 euro era aumentato in maniera abnorme, prevedendo in particolare interessi passivi del 20%, pari a 3.000 euro al mese. Dopo le prime due rate, l’imprenditore non è però più riuscito a far fronte a tale sistema di “strozzatura”, avendo difatti nel frattempo cessato anche la propria attività. Intanto, gli usurai erano finiti in carcere e gli interessi passivi precedentemente imposti non erano stati più pretesi, sino a quando nel meccanismo criminale si inseriva un altro soggetto, di fatto subentrato ai precedenti. Da qui le minacce e le richieste di denaro con sempre più insistenza. Il commerciante, a questo punto, denunciava il tutto ai Carabinieri, facendo così scattare le indagini. Sono stati i militari del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Foggia, anche attraverso mirate operazioni tecniche di intercettazione, a raccogliere gli elementi di prova a carico dei quattro indagati, sino alla richiesta di misura cautelare avanzata dalla locale Procura della Repubblica, sfociata poi in una OCC applicativa del carcere nei confronti di 3 degli autori del reato e i domiciliari per una quarta persona, una donna, moglie di uno dei componenti del gruppo, con bambini minori, anch’essa coinvolta nel sistema usurario (Indagine “Caorsa”).
Contestualmente, in relazione alla recrudescenza di reati nell’ultimo periodo registrati a San Severo, i Carabinieri del Comando Provinciale di Foggia, con l’impiego di oltre 100 militari, nonché dei Carabinieri “Cacciatori” di Puglia, del Nucleo Cinofili e del Nucleo Elicotteri, hanno eseguito alcune decine di perquisizioni personali e domiciliari nelle aree sensibili della città, tra cui in particolare il noto quartiere “Texas”. Intere aree urbane sono state rastrellate e perquisite dai militari dell’Arma – in assetto operativo – alla ricerca di armi e droga.
Parallelamente, personale della Squadra Mobile di Foggia e del Commissariato di P.S. di San Severo hanno eseguito delle analoghe operazioni di perquisizione su altri obiettivi, in questo caso in risposta all’episodio dell’esplosione illegale di fuochi pirotecnici della settimana scorsa.
Ancora una volta, la c.d. “Squadra Stato”, con questo importante intervento operativo-giudiziario, ha dato ennesima testimonianza della grande attenzione alla legalità sul territorio della provincia di Foggia, a tutela della collettività e per la sicurezza dei cittadini. Ogni forma di fenomenologia criminale viene sinergicamente indagata e perseguita da tutte le componenti dello Stato preposte a tale fondamentale compito istituzionale, Magistratura e Forze dell’Ordine.