La ASL Foggia, attraverso i Distretti Socio Sanitari competenti per territorio, ha concluso l’iter per la erogazione dei benefici economici previsti per gli “assegni di cura” per l’anno in corso. Lo annuncia il Direttore Generale Vito Piazzolla.
L’assegno di cura è un sussidio economico mensile finalizzato all’assistenza e cura a domicilio di persone in condizione di gravissima disabilità che, non essendo in grado di compiere autonomamente gli atti quotidiani della vita, hanno bisogno di un’assistenza continua.
Obiettivo del sussidio è la promozione della domiciliarità: l’assegno permette, infatti, di assistere le persone con gravissima disabilità all’interno del proprio contesto familiare e sociale riducendo, di conseguenza, il ricorso ai ricoveri in strutture residenziali.
“Anche quest’anno – commenta Piazzolla – la Puglia ha portato a termine l’erogazione del beneficio confermando di essere la regione italiana che più investe in Welfare. Quest’anno vi è stato un incremento delle domande rispetto allo scorso anno. Purtroppo, però, i fondi disponibili, pur consistenti, non hanno consentito di ampliare la platea delle persone ammesse al beneficio”.
La Regione Puglia ha messo a disposizione per la misura “Assegno di cura” (annualità 2018-2019) 35 milioni di euro, di cui 13 milioni stanziati dal governo nazionale e 12 milioni più altri 10, provenienti dal bilancio autonomo regionale.
In provincia di Foggia sono stati erogati, in tutto, 595 “assegni”, nel rispetto della graduatoria di priorità e dell’effettiva disponibilità di risorse economiche assegnate dalla Regione Puglia.
Gli elenchi delle persone non ammesse al beneficio economico sono stati pubblicati con Delibera del Direttore Generale n.1141 del 8 agosto 2019 e sono visionabili sul sito web della ASL Foggia.
I richiedenti sono stati direttamente informati dell’esito della procedura di ammissione e/o esclusione al beneficio attraverso la piattaforma informatica dedicata, mediante l’invio di email e sms.
Per eventuali, ulteriori informazioni, è possibile rivolgersi direttamente agli Uffici competenti del proprio Distretto Socio Sanitario di appartenenza.